Facebook e Apple si stanno battibeccando in merito ad una richiesta da parte della Casa di Cupertino per documenti che dovrebbero essere usati nell’ambito della battaglia giudiziaria in corso tra Apple e Epic Games.
Lo riferisce Macrumors riportando una lettera deposita recentemente in tribunale. Facebook è coinvolta nella questione perché Epic ha chiamato a testimoniare uno dei dirigenti del social, Vivek Sharma.
Apple ha chiesto che siano presi in considerazione “un insieme limitato di documenti” per l’equo controinterrogatorio di Sharma, manager del social che dovrebbe testimoniare sulle restrizioni nella distribuzione di app per iOS, procedure dell’App Store e rapporti con Apple, ma Facebook non è disposta a produrre i documenti richiesti da Cupertino.
A quanto sembra sono oltre 17.000 i documenti legati all’interrogatorio di Sharma che, a detta di Apple, sono rilevanti. Facebook ritiene che la produzione di decine di migliaia di documenti è “inopportuna, vessatoria”, una richiesta “ingiustificata”. Facebook ha già fornito a Apple oltre 1600 documenti, inclusi 200 che riguardano Sharma ma Cupertino ritiene che questi non siano sufficienti.
Secondo Apple, Facebook ha continuamente ignorato le richieste di ottenere documenti e userebbe tattiche per temporeggiare. Cupertino avrebbe inviato diverse ingiunzioni a Facebook a partire da dicembre, incontrando diverse volte dirigenti del social per restringere l’ambito delle richieste, ma i dirigenti di Facebook a quanto pare hanno rifiutato di produrre i documenti richiesti.
Apple si sarebbe ad un certo punto stancata delle richieste a Facebook ma Epic ha chiamato a testimoniare Sharma e Cupertino ora è tornata alla carica per richiedere i documenti al social. Facebook ritiene che i documenti richiesti da Apple riguardanti elementi relativi a iOS 14 e all’App Tracking Transparency (la funzionalità che obbliga gli sviluppatori di app a chiedere il consenso degli utenti per il tracciamento pubblicitario) siano irrilevanti per il caso in questione.
Apple ha chiesto alla Corte di ordinare a Facebook di ottemperare le richieste e avere documenti a suo dire utili nel contro-interrogatorio. Facebook sostiene che non dovrebbe essere costretta a produrre decine di migliaia di altri documenti perché Apple vorrebbe pescare “teorico materiale trasversale” per il quale il giudice dovrebbe respingere la richiesta.
L’avvio del processo senza giuria che vede contrapposte Apple ed Epic è previsto per il 3 maggio su ordine del giudice Yvonne Gonzalez. La diatriba di Epic Games contro Apple è iniziata con l‘introduzione in Fortnite di un sistema di pagamenti diretto vietato dalle regole di App Store, ma anche dal regolamento di Google Play Store: il gioco è stato espulso da entrambi i negozi digitali. Tutti gli sviluppi della vicenda sono disponibili da questa pagina.