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Facebook lavora alla sua versione di Clubhouse

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Facebook vuole Clubhouse. Non sta pensando di comprarlo, bensì di creare una piattaforma di sua proprietà che offra lo stesso servizio in modo da poter concorrere in quello che sembra stia diventando il nuovo modo di connettersi con le altre persone. Perché Clubhouse ormai è il social network del momento: esiste da aprile ma fino alla settimana scorsa non se lo era filato quasi nessuno.

Quindi, passo indietro: cos’è successo la settimana scorsa? Elon Musk, il CEO di Tesla, ha deciso di passare di lì per farsi una chiacchierata con i suoi ammiratori. Ha quasi saturato la chat – dentro si possono creare delle stanze con massimo 5.000 persone, e la sua alla fine era piena – per parlare dei suoi progetti di Marte, Tesla, del chip impiantato nella scimmia che le ha dato passione e abilità per i videogiochi. E il fenomeno è esploso.

Poco a poco VIP, influencer e personaggi del momento hanno fatto capolino in questo nuovo social network, che è diverso da tutti gli altri perché non si scrive (come su Facebook e Twitter) e non si pubblicano fotografie (come su Instagram): si parla. E’ una via di mezzo tra un podcast e una radio, dove chiunque può appunto “aprire una stanza”, parlare di ciò che vuole e gli altri possono ascoltare e intervenire per alzata di mano (che si fa cliccando sull’apposito pulsante).

Facebook lavora alla sua versione di Clubhouse

Senza dilungarci oltre – perché tutto ciò che c’è da sapere su Clubhouse lo trovate scritto in questo nostro articolo – dopo appena una settimana dal botto, il successo non sembra arrestarsi. Chi ha la possibilità di entrarci (perché per il momento, come fu per Facebook agli albori, si procede solo per invito) trova già anche volti noti del panorama italiano, da Fiorello a J.Ax, Levante e diversi giornalisti. Si è iscritto pure Mark Zuckerberg per chiacchierare coi suoi seguaci, quindi è chiaro che Facebook ha un certo interesse per questa piattaforma.

E’ probabile però che Zuckerberg non rimanga lì ancora per molto, proprio perché i boss di Facebook avrebbero già chiesto agli sviluppatori di creare un servizio di chat audio simile a Clubhouse, che parrebbe essere nelle prime fasi di sviluppo, come rivela il New York times. La storia ci ricorda che negli anni Facebook non si è lasciata scappare gli avversari per troppo tempo. Si parte dalle storie di Instagram che imitavano il sistema fugace di Snapchat, agli Instagram Reels e Messenger Rooms che scimmiottano rispettivamente i servizi di TikTok e Zoom da poco meno di un anno.

Di recente è saltato fuori che il social di Zuckerberg starebbe perfino lavorando a uno strumento per creare newsletter in modo da non perdere troppa strada da Twitter, che ha recentemente acquisito il servizio di newsletter Revue. Insomma: sono diverse le idee prese in prestito dai concorrenti e molte di queste, grazie anche alla base di utenza da cui parte Facebook, hanno generalmente avuto il loro successo.

Tutti gli articoli di macitynet che parlano di FacebookWhatsApp e Instagram sono disponibili ai rispettivi collegamenti.

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