Secondo quanto riferito, Facebook sta sviluppando una applicazione standalone che permetterebbe ai suoi utenti interagire e comunicare in completo anonimato. Se fosse vero, sarebbe un enorme deviazione dal tradizionale approccio della società nel suo modo di connettere le persone, infatti da sempre i nomi e le identità reali sono stati al centro del modello di Facebook. L’indiscrezione arriva dal New York Times, secondo cui questa applicazione è stata sviluppata sotto la supervisione di Josh Miller e permetterebbe agli utenti di Facebook di abbandonare i loro nomi reali a favore di pseudonimi, per farli teoricamente sentire più a loro agio nelle discussioni su una vasta gamma di argomenti con altre persone.
Poco altro si sa sul software in questa fase; non si ha ancora idea del nome né se sarà un concorrente diretto per applicazioni come Secret e Whisper, che sono interamente costruite intorno all’idea di restare anonimi. Probabilmente per Facebook sarebbe molto difficile convincere gli utenti sul fatto che il network possa mantenere l’anonimato, visti i precedenti dell’azienda sulla questione privacy non ineccepibili.
Inoltre le applicazioni standalone di Facebook non sempre hanno avuto successo; oltre a Messenger, sicuramente molto utilizzato dagli utenti, Facebook ha incassato anche qualche flop non da poco, come Facebook Home o Poke. L’azienda però potrebbe aver capito che spesso gli utenti online preferiscono potersi esprimere liberamente, magari nascondendosi dietro un nickname, privilegio che in alcuni casi concederebbe loro di essere sicuramente più onesti, sollevando però d’altra parte problematiche complesse circa la responsabilità.