La primavera 2017 verrà ricordata da Facebook e WhatsApp come la stagione delle multe: dopo l’ammenda di 3 milioni di euro inflitta solo pochi giorni fa, ora dalla Commissione EU arriva una nuova multa da 110 milioni di euro. Nel primo caso secondo l’Antitrust europeo le due società hanno indotto gli utenti a condividere i dati di WhatsApp con quelli di Facebook, ora invece la nuova mega multa arriva perché secondo la Commissione i manager di Facebook e WhatsApp hanno intenzionalmente mentito sulla possibilità di fondere i dati degli account utente dei due servizi.
La procedura è ufficialmente iniziata nel dicembre del 2016 e riguarda fatti avvenuti quasi due anni prima, quindi all’epoca della fusione e delle indagini preliminari per le autorizzazioni e il nullaosta necessari per effettuare l’acquisizione avvenuta nel 2014. Secondo quanto comunicato dalla Commissione EU i dirigenti Facebook avrebbero mentito in due occasioni sostenendo l’impossibilità di fondere in modo automatico e affidabile la condivisione dei dati degli account degli utenti dei due servizi. La prima volta alla presentazione dei documenti necessari alle indagini della Commissione e dei concorrenti alla richiesta di fusione e la seconda volta in risposta al Statement of Objections nel mese di dicembre. Nonostante l’impossibilità della fusione dei dati sostenuta inizialmente, nell’agosto del 2016, quasi due anni dopo la fusione, Facebook ha introdotto un aggiornamento dei termini di servizio che induceva gli utenti a condividere il proprio numero di cellulare usato in WhatsApp con il proprio account Facebook.
Così Facebook e WhatsApp diventano le prime società multate in base alla regolamentazione sulle fusioni europea introdotta nel 2004. Il massimale della multa può arrivare all’1% del giro d’affari complessivo delle società coinvolte ma Margrethe Vestager ha sottolineato che Facebook ha ammesso la colpa e ha collaborato con le indagini fornendo tutte le informazioni necessarie, così la multa di 110 milioni di euro è considerata dalla Commissione sia proporzionata sia un deterrente.