Sembra che Facebook e Instagram abbiano deciso di affrontare il problema della presenza degli annunci politici sui social network. Le nuove funzioni consentono agli utenti dei due social network di disattivare gli annunci politici all’interno delle due applicazioni. Continuerà a non esserci, da parte dei social network, un controllo sulle fake news, ma almeno ci sarà la possibilità per gli utenti, di evitare annunci politici.
Una decisione, da parte di Facebook, che arriva a meno di sei mesi dall’annuncio del CEO di Facebook Zuckerberg di non cambiare la linea aziendale che consentiva ai politici di pubblicare annunci non veritieri, basandosi sulla convinzione che le decisioni relative alla propaganda politica non dovrebbero essere prese da società private, ma anche di voler trovare una soluzione per gli utenti per decidere se visualizzare gli annunci politici oppure no.
Gli utenti avranno la possibilità di nascondere gli annunci ogni volta che ne vedranno comparire uno sulla propria bacheca, semplicemente facendo clic sulla pubblicità. Possono scegliere anche di disattivare ogni annuncio politico a priori, accedendo a una nuova opzione menu all’interno delle impostazioni della propria app.
Scegliendo di disattivare gli annunci politici, gli utenti escluderanno dalla propria bacheca questioni politiche, elettorali e sociali di candidati e di altre organizzazioni che li sostengono.
Facebook ha affermato in una nota sul blog ufficiale che intende rendere disponibile l’opzione anche al di fuori degli Stati Uniti e che inizierà a garantire maggiore trasparenza sugli annunci politici.
Questa mossa che tocca la sfera politica è solo la prima di una serie di interventi che farà Facebook nei prossimi mesi: presto il social network metterà a disposizione anche un Centro informazioni per il voto, che fornirà – sempre negli USA – informazioni su come e dove votare, su come registrarsi per votare e su come votare per posta. L’obiettivo dell’azienda di Zuckerberg è quello di aiutare 4 milioni di elettori ad arrivare al seggio per esprimere la propria preferenza di voto (nel 2016 e nel 2018 ne ha aiutati 2 milioni).
Queste decisioni di Facebook hanno tutto il sapore di una risposta alle critiche sulla mancanza di interventi sulla piattaforma per frenare la diffusione della disinformazione online che sono state rivolte all’azienda negli scorsi mesi.
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