Nel secondo giorno della F8 Developer Conference, Facebook ha illustrato nuovi progetti relativi alla connettività, con riferimento in particolari ai paesi nei quali soluzioni come la fibra ottica, il WiFi e l’LTE non sono in grado di coprire distanze o consentire accesso a basso costo a una rete internet a banda larga. Due i nuovi sistemi ideati allo scopo da Facebook: Terragraph e Project ARIES.
Terragraph è presentato come un sistema wireless (WiGig) multi-nodo a 60 GHz che ha l’obiettivo di portare la connettività ad alta velocità in aree densamente popolate. I “nodi” sono collocati nelle città (es. sui lampioni) con intervalli di 200-250 metri e poiché sfruttano segnali a 60 GHz (onde millimetriche) sono in grado di offrire larga capacità di banda con poche interferenze. Il sistema (in fase di test nella sede del social a Menlo Park e presto anche a San Jose) è pensato per l’esterno ma può essere collegato a edifici e abitazioni sfruttando una rete Ethernet. I test hanno evidenziato la possibilità di arrivare a 1,05 Gbps bidirezionali (2,1 Gbps di throughput) in modalità P2P fino a 250 metri di distanza.
ARIES (Antenna Radio Integration for Efficiency in Spectrum) è invece una tecnologia che sfrutta il concetto di spatial multiplexing, un sistema che prevede 96 antenne in una singola stazione base e offrire maggiore larghezza di banda all’interno dello stesso spettro. Stando a quanto affermato nel corso dell’evento, il sistema ARIES è in grado di supportare 24 stream contemporanei sullo stesso spettro. L’idea è sostituire i lenti servizi che si trovano tipicamente nelle aree rurali o più povere, con comunicazioni a più lungo raggio. Facebook vorrebbe affidarsi a ISP e operatori mobili, un modello che secondo ABI Research rappresenta un business da 247 miliardi di dollari nel 2025.