La scorsa settimana Facebook ha lanciato Messenger Rooms, un servizio di chat video potenziale concorrente Zoom. Adesso, il network punta ad una chat video professionale; in altri termini, l’alternativa a Slack. Oggi, l’azienda ha introdotto Workplace Rooms, uno “spazio di incontro virtuale”, in cui gli utenti possono ospitare videochiamate con un massimo di 50 persone.
Non ci sono limiti alla durata delle riunioni e non è necessario un account Workplace per partecipare ad una chiamata. Gli utenti di Workplace potranno creare collegamenti di videochiamate da Workplace Chat, Gruppi, Feed di notizie e condividerli in chat, post, e-mail o SMS. La funzione offre anche la condivisione dello schermo per una facile collaborazione. Sarà possibile anche bloccare una stanza per impedire ad altri utenti di entrare. Se necessari, si potranno anche rimuovere i partecipanti.
La mossa suggerisce che Facebook vuole competere con Zoom sia in ambienti formali, che informali. È anche una vera e propria alternativa a Slack, che ha aggiunto un’opzione di videochiamata Microsoft Teams il mese scorso. Secondo Facebook, Workplace ha cinque milioni di utenti pagati, con un aumento di due milioni da ottobre, e gruppi di lavoro con oltre 20 milioni di utenti attivi mensili, dopo soli sei mesi.
Come tutti i servizi di chat video, Workplace Rooms dovrà guadagnare la fiducia degli utenti, soprattutto dopo la serie di errori sulla privacy commessi da Facebook, e considerando anche l’allarme creato da Zoom con alcune falle di sicurezza.
Per quello che vale, Facebook dichiara che un nuovo collegamento verrà generato ogni volta che si crea una nuova stanza, e che i collegamenti scadranno, così da essere più sicuri possiible.