Facebook ha annunciato la costruzione di un nuovo data center a Clonee, un piccolo villaggio vicino Dublino. Il sito web The Stack dice che la struttura è stata definita dal CEO Mark Zuckerberg “una delle più avanzate ed efficienti al mondo sotto il profilo energetico”, sarà la seconda di questo tipo creata fuori dagli Stati Uniti e il sesto data center di proprietà dell’azienda.
Il Centro sarà situato a mezz’ora di strada dal quartier generale internazionale Facebook di Dublino, costerà circa 200 milioni di euro e vedrà impiegate nella fase di costruzione circa 2000 persone. I lavori dovrebbero essere terminati all’inizio del 2018. L’ampliamento coprirà un’area di 31,000 metri quadri e licenze edilizie già ottenute prevedono una seconda struttura sullo stesso luogo.
Il Data Center di Clonee ospiterà server e dispositivi di storage collegati in rete con le tecnologie dell’Open Compute Project, innovativo progetto nato nel 2011 appoggiato anche da Microsoft, Apple e Cisco.
Zuckerberg ha spiegato che gli impianti saranno alimentati da centrali eoliche e che il Centro sarà raffreddato da aria che arriva dall’esterno della struttura con un sistema indiretto per filtrare il sale presente nei venti del Mare d’Irlanda.
Il primo data center di Facebook all’infuori degli USA è stato annunciato nel 2013 a Lulea (Svezia), anche questo costruito con le tecniche di progettazione efficiente dell’Open Compute Project. Quest’ultima struttura sfrutta l’energia idroelettrica e i gelidi venti dei Paesi Nordici per il raffreddamento delle sale server. Il calore di scarto è sfruttato per il riscaldamento delle sale che si occupano di supporto e degli uffici. Lo scorso anno la britannica BladRoom Group, società specializzata nel design di data center, ha citato in giudizio Facebook affermando che quest’ultima si sarebbe appropriata delle sue tecniche di progettazione nella costruzione del data center svedese.