Dopo le polemiche sulla diffusione di notizie false, Facebook ha annunciato nuovi strumenti per potenziare le lotta alla diffusione di questo malcostume, grazie a nuove opzioni per gli utenti e una maggior collaborazione con servizi di terze parti.
In primo luogo per mettere in un angolo gli inventori di bufale professionisti, gli utenti potranno continuare a inviare segnalazioni a Facebook sfruttando l’opzione disponibile nel menù posizionato in alto a destra su ogni post pubblicato sul social network, e selezionando “It’s a fake news story” com indicato nell’immagine qui in basso.
La segnalazione della notizia fasulla è già presente su Facebook a partire dallo scorso gennaio 2015, ma appariva solo come secondo passaggio, dopo aver cliccato su “Ritengo che non dovrebbe essere su Facebook”; con questa nuova modalità apparirà invece subito al primo step, subito sotto “è spam”.
Macitynet ha verificato ed al momento questa opzione non sembra ancora essere disponibile in Italia e Facebook non ha specificato quando sarà disponibile anche in altri Paesi.
Facebook ha poi annunciato la collaborazione con la International Fact Checking Code of Principles, un’associazione che raccoglie entità e associazioni che si occupano di verificare la veridicità delle notizie diffuse in rete o delle affermazioni dei personaggi pubblici importanti.
Facebook utilizzerà le segnalazioni degli utenti (ed altri segnali) per inviare le storie alle organizzazioni di fact checking, che dovranno giudicarle; se emergeranno come fasulle (o almeno potenzialmente tali), verrano indicate come “contestate” e potrebbero apparire in posizione defilata nel newsfeed. Gli utenti potranno comunque diffondere e condividere le notizie ritenute false, ma non potranno essere diffuse attraverso post sponsorizzati e pubblicità.
Nell’elenco dei membri è presente anche un sito italiano, Pagella Politica, che da tempo applica il fact checking al panorama informativo Italiano. Giusto recentemente il sito ha rivelato come la notizia più condivisa su Facebook durante il periodo del recente referendum costituzionale fosse falsa.
Facebook inoltre integrerà un nuovo segnale per valutare la potenziale falsità di una storia, considerando come sospetti tutti gli articoli che vengono molto letti ma poco condivisi, considerando questa proporzione inversa come potenziale indice di notizia falsa.
Infine Facebook metterà in piedi una serie di azioni per limitare le possibilità di chi diffonde notizie fasulle con il solo obiettivo di ottenere visitatori per il proprio sito e di guadagnare con la pubblicità.
Probabilmente queste iniziative hanno i loro limiti e non debelleranno immediatamente le notizie false da Facebook ma si tratta comunque di un segnale di buona volontà da parte di Mark Zuckerberg nel voler reagire ad una problematica sempre più urgente. Qui di seguito il video di presentazione delle iniziative.