La scelta di Facebook di consentire ai politici di pubblicare annunci falsi sarà messa alla prova in breve tempo. CNN Business ha confermato che il social network non controllerà i fatti contenuti negli annunci pubblicitari dei candidati nelle settimane precedenti alle elezioni nel Regno Unito il prossimo 12 dicembre. La decisione sicuramente attirerà nuove problemi per il colosso dietro allo scandalo di Cambridge Analityca.
Il sistema, spiega il rapporto, impedirà ai candidati di collegarsi a materiale considerato falso o a quello pro violenza, ma al di là di questo gli elettori dovranno fare affidamento sulla propria capacità di analis. Questa riluttanza a controllare le pubblicità e il loro contenuto sta suscitando certamente preoccupazioni e gli ulteriori sospetti di coloro che indagano su Facebook.
Il capo delle audizioni parlamentari che hanno esaminato le pratiche di Facebook , il deputato Damian Collins, ha dichiarato alla CNN che non dovrebbe essere permesso di diffondere false dichiarazioni “solo perché si paga” per questo.
Non è certo, al momento l’impatto di questa politica di Facebook sulle elezioni che si svolgeranno in tempi brevi. E’ chiaro, però, che se emergeranno prove sul fatto che falsi annunci siano riusciti ad avere un ruolo nelle elezioni, le pressione su Facebook per modificare le sue politiche in vista delle elezioni statunitensi del 2020 aumenteranno di certo.
Sembra, insomma, che l’enorme scandalo di Cambridge Analytica e il suo effetto sul referendum per la Brexit, ben raccontato nel documentario The Great Hack su Netflix non sia riuscite a insegnare molto a Zuckelberg nonostante le sue scuse ritardate.