Meta sta eliminando i link che rimandando a Pixelfed, social di condivisione delle immagini simile a Instagram ma libero, privo di pubblicità, decentralizzato e senza script che spiano gusti/preferenze dell’utente.
Se l’utente pubblica su Facebook link che rimandano a Pixelfed, questi ultimi vengono etichettati automaticamente come spam e rimossi.
Lo fa notare il sito 404 Media spiegando che Pixelfed è open source, fa parte del cosiddetto “Fediverso” (sfrutta la stessa tecnologia di Mastodon e affini) e consente di seguire altri utenti su server Pixelfed differenti, ma anche utenti di altre piattaforme del Fediverso.
Pixelfed ha visto un aumento di utenti negli ultimi giorni, dopo che Meta ha annunciato l’eliminazione del fact-checking da Meta e Instagram, ovvero la verifica dei fatti citati nei post dei social perché. Mark Zuckerberg ha dichiarato che i fact-checkers sarebbero stati “troppo politicamente di parte” e il programma in questione avrebbe portato a “troppa censura”, una mossa con la quale sembra in realtà voler arruffianarsi con il Presidente eletto Donald Trump, come dimostra anche l’eliminazione del programma DEI (Diversità, eguaglianza e inclusione), pensato per aiutare le minoranze nelle assunzioni.
Tornando a Pixelfed, il fondatore di quest’ultimo ha pubblicato una “dichiarazione di diritti fondamentali e princìpi per piattaforme digitali etiche, per garantire privacy, dignità ed equità negli spazi online”. Nello statuto open source vi sono sezioni quali: “diritto alla privacy”, “libertà dal tecno-controllo”, “salvaguardie contro l’incitamento all’odio”, “forti protezioni per le comunità vulnerabili”, ma anche paragrafi che sottolineano l’importanza della “portabilità dei dati”.
“Pixelfed è molte cose ma non è una opportunità per i venture capitalist e affini di rovinare l’atmosfera. Ho rifiutato finanziamenti di venture capital e non inserirò pubblicità di qualsiasi tipo nel progetto”, ha riferito Daniel Supernault, creatore di Pixelfed, su Mastodon. “Pixelfed è per le persone. Punto”. Meta non ha risposto alle richieste di chiarimenti da parte di 404 Media.