Facebook ha annunciato di aver acquisito la società di intelligenze artificiale londinese Bloomsbury AI, specializzata nell’elaborazione del linguaggio naturale.
Secondo un post pubblicato sulla pagina ufficiale di Facebook Academics, la società afferma che “l’esperienza di Bloomsbury rafforzerà gli sforzi di Facebook nella ricerca dell’elaborazione del linguaggio naturale e ci aiuterà a capire meglio il linguaggio naturale e le sue applicazioni.”
Nella comunità AI, Facebook è uno dei più importanti attori, con diverse importanti posizioni attive presso il Facebook AI Research (FAIR), organizzazione che controlla progetti di grandi dimensioni e che abbracciano i settori più avanzati di deep learning e l’elaborazione del linguaggio naturale.
Per Facebook il grande obiettivo è avere un’intelligenza artificiale così abile nel comprendere immagini, video e testo che possa effettivamente moderare l’intera piattaforma del social network, inclusi Facebook, Instagram e le sue molte altre proprietà, senza l’intervento umano.
Al momento, decine di persone, spesso appaltatori all’estero, hanno il compito di supervisionare i contenuti del scoial. Questi team ispezionano materiale segnalato e prendono decisioni su ciò che riguarda discorsi di odio o notizie false, o se un post viola le regole. L’obbiettivo dell’azienda è trovare un metodo per poter eseguire tali compiti in maniera automatizzata, senza la necessità di un intervento umano.
Non è immediatamente chiaro quale sarà la parte di Bloomsbury nel quadro generale della società. Facebook ha un’unità FAIR presso i suoi uffici di Londra, e l’annuncio racconta come il lavoro dell’azienda si sia finora concentrato sulla “lettura e comprensione di documenti non strutturati in linguaggio naturale per rispondere a qualsiasi domanda”.
Ciò potrebbe tornare utile quando si analizza l’enorme quantità di contenuti caricati dagli utenti sul social network ogni giorno. Facebook sta lavorando anche a uno speaker domestico assistito da AI con un display, simile ad Echo Show di Amazon, nome in codice Portal, e il team di Bloomsbury potrebbe lavorare su quel prodotto per migliorare la sua capacità di comprendere i comandi vocali e restituire risposte con naturalezza.