Molti, moltissimi, ma con in mano un dispositivo obsoleto, lento, incapace di seguire le tecnologie. Sono gli utenti Android che accedono a Facebook. A bollare in questo modo l’universo del Robottino, non è il CEO di Apple Tim Cook in un classico impeto di propaganda e marketing con il quale tenta di scuotere la coscienza di sviluppatori e produttori di accessori, ma gli sviluppatori di Facebook, nel loro blog
Chi cura sito e applicazioni, parla dell’argomento nel contesto di un post per presentare lo “stato dell’unione” del mondo Android che usa i servizi dello social network. In circolazione ci sono 500 milioni di utenti al mese con quasi 10.000 diversi dispositivi Android (tablet, smartphone e altro con differenti versioni del sistema operativo), ma classificando le specifiche tecniche (RAM, core delle CPU, velocità di clock e altro) si nota che la maggior parte degli utenti ha un dispositivo con caratteristiche del 2011 o ancora prima; in altre parole il 66% degli utenti che si collegano a Facebook con dispositivi Android ha a disposizione un dispositivo paragonabile a un iPhone 4 o, se vogliamo a un Samsung Galaxy S2 (dispositivo con Android 2.3 Gingerbread). Il risultato per Facebook è piuttosto preoccupante. Nonostante la popolarità del social, ci sono vari utenti con dispositivi Android che non possono (o non vogliono o entrambi) sfruttare tutti i servizi disponibili.
È forse anche per questo (anche se non solo per questo) che chi usa i dispositivi iOS offre un ritorno per click (RPC, l’entrata media ricevuta per ogni click sugli annunci) sei volte superiore rispetto a quelli con Android, mentre il ritorno sugli investimenti (ROI) è con i dispositivi iOS il 18% maggiore. In conclusione, raggiungere il target degli utenti Android costa agli inserzionisti di più considerando che è necessario recuperare perdite per circa il 10%; gli annunci sui dispositivi iOS, invece, vantano rendimenti del 160%.