Era il 10 novembre 2017 quando un team di ricercatori di sicurezza riuscirono a ingannare Face ID di iPhone X utilizzando il volto dell’utente stampato in 3D. Sebbene tale dimostrazione non è alla portata di chiunque in quanto il metodo utilizzato risulta molto difficile da riprodurre, presto neanche una maschera tridimensionale riuscirà a sbloccare i dispositivi Apple tramite riconoscimento del volto, impedendo così accessi non autorizzati da parte di agenzie governative o in generale di utenti esperti.
In base a quanto mostrato in un recente brevetto Apple depositato dall’azienda presso l’USPTO, Cupertino sarebbe infatti riuscita a incrementare il livello di sicurezza del sistema impiegando dei pattern pseudo-casuali che combinano le due modalità di scansione, bidimensionale e tridimensionale, nel riconoscimento del volto.
In questo modo il nuovo sistema sostanzialmente tiene in considerazione anche eventuali micro-movimenti del volto per impedire che maschere 3D statiche possano raggirare il sistema e sbloccare il dispositivo ad utenti non autorizzati.
Allo stato attuale, Face ID è un sistema di sicurezza molto sicuro in quanto le probabilità che un volto casuale riesca a sbloccare il telefono sono di una su un milione (sono soprattutto gemelli, fratelli e bambini indicativamente sotto i 13 anni ad avere maggiori possibilità di successo), di contro con Touch ID le probabilità che un’impronta digitale diversa da quella registrata riesca ad ingannare il sistema sono di 1 su 50.000.