Federighi e il Face ID che non funziona sono stati uno dei temi caldi del dopo Keynote. Un apparente fallimento della sicurissima ed efficientissima, secondo Apple, tecnologia di autenticazione biometrica che sarebbe andata in tilt proprio nel momento clou, quello della sua prima dimostrazione. In realtà non ci sarebbe stato nessun fallimento del sistema, almeno secondo Apple.
La spiegazione arriva direttamente dalla Apple, o meglio da un non meglio specificato “rappresentante di Apple” che ha presentato la versione della Mela a Yahoo, versione in base alla quale “il telefono che non si è sbloccato al primo e al secondo tentativo lasciando il pubblico presente e quello da casa senza parole”, in realtà ha funzionato esattamente come era previsto facesse.
Il dispositivo, si legge nell’articolo, chiede sempre e comunque un codice quando svolgiamo alcune operazioni come ad esempio l’accensione o il riavvio del dispositivo. Se leggiamo la schermata che è apparsa a Federighi, questa riporta: “Your passcode is required to enable Face ID” (è richiesto il tuo codice per abilitare il Face ID”). Questo è il messaggio che appare quando si avvia/riavvia il dispositivo. È possibile sbloccare un iPhone con il Touch ID/FaceID ma al riavvio, è sempre e comunque richiesto l’inserimento del codice. È una misura di sicurezza supplementare per impedire che in determinate condizioni sia possibile accendere il dispositivo anche avendo l’impronta digitale.
Una seconda misura di sicurezza è la richiesta della password quando viene per troppe volte fatto un tentativo di accesso non autorizzato. Ed è questo, secondo quel che spiega Apple che avrebbe letto il log del telefono avendo informazioni precise, al telefono di Federighi. L’iPhone X è stato maneggiato lungamente da persone che non erano Federighi stesso e quindi per troppe volte ha visto volti non “riconosciuti”, di conseguenza bloccando il dispositivo.
Insomma, come accennato in apertura, Face ID ha funzionato perfettamente, facendo esattamente quello per il quale è progettato: riconoscere l’utente, cancellare l’accesso quando non è autorizzato a farlo e bloccare il telefono con la password per evitare manomissioni e accessi non autorizzati derivanti, anche se il termine non è del tutto preciso ma rende l’idea, da attacchi “forza bruta”. Quindi, secondo Apple Federighi e il Face ID che non funziona è stato solo una occasione per fare notizia e sensazione, ma non un reale fallimento del dispositivo e del sistema di sicurezza
[Questo articolo è stato editato per aggiungere il dettaglio sull’analisi dei Log del telefono]