Il panorama degli smartphone rugged, dopo un periodo iniziale di difficoltà, è adesso particolarmente apprezzato da una nicchia certamente più ristretta di utenti, ma comunque consistente.
Si tratta, per chi ancora non lo sapesse, di smartphone particolarmente resistenti, dotati di certificazione contro polvere, acqua e cadute, e che possono essere utilizzati anche in condizioni o scenari più estremi.
Lo smartphone F150 è l’ultimo nato da una partnership con Oukitel, anche se non porta il brand di quest’ultimo produttore. Dalle caratteristiche tecniche certamente contenute, ha però dalla sua diverse frecce al suo arco, fra cui il prezzo: costa infatti solo 100 euro, massimo 120 euro.
F150 di presenta come un tradizionale smartphone rugged. All’apparenza non è certamente minimale come un comune smartphone, ed anzi propone dei tratti rudi, con angoli spigolosi, ma restituisce immediatamente quella sensazione di robustezza che ci si aspetta da uno smartphone del genere.
Gli angolo sono comunque in gomma, giusto per attutire le cadute, mentre i bordi sono ben saldati sullo scheletro del terminale per via di alcune viti in bella vista, elemento estetico tipico dei rugged phone.
Frontale pulito, dove è presente solo il display da 5,86 pollici, contornato da cornici piuttosto evidenti, che comunque possono essere giustificate per la tipologia di terminale.
Tanti i pulsanti che, invece, adornano i lati del dispositivo: sul lato destro, oltre al bilanciere del volume, anche il tasto accensione e l’incavo per le impronte digitali, mentre sulla parte sinistra lo slot micro SD con due vani micro Sim (ovviamente ben incastonati all’interno del frame e coperto da una linguetta in gomma e plastica), oltre ad un tasto funzione rapida di cui parleremo a breve.
Sulla parte bassa, ingresso USB-C e jack cuffie 3,5 mm, sempre incastonati all’interno del corpo e coperti da una linguetta in plastica rigida.
Aggressivo ancor di più sul posteriore, dove è presente un set di quattro fotocamere e ciascun sensore è allineato in orizzontale, in una forma ottagonale, il tutto sovrastato da un LED, che naturalmente fungerà anche da torcia.
Esteticamente, insomma, è un rugged a tutti gli effetti, e non teme confronti con alcuni esponenti dello stesso tipo più costosi.
Scheda tecnica
Quel che, probabilmente, salta subito all’occhio è una scheda tecnica piuttosto modesta. In tutto. Non potrebbe essere così dato che comunque si parla di un dispositivo rugged che cerca di contenere i costi, e che ha un listino di poco più di 100 euro, che verosimilmente sarà acquistabile quasi sempre ad uno street price inferiore a 100 euro.
CPU MediaTek Helio G25, che sulla carta restituisce un benchmark davvero modesto, di 148 punti in single core, e 779 in multi core. Il processore, inutile girarci a torno, fa quel che può, e non bisogna pretendere troppo da questo terminale in termini di prestazioni e velocità. Non manca qualche lag, di tanto in tanto, nel passaggio dall’una all’altra applicazione, anche se l’universo delle app standard Android funziona senza problemi.
Il terminale consentirà tranquillamente di gestire mail, chat, servizi di messaggistica, social, e piccoli giochi casual. Insomma, lo stretto indispensabile. Funzionano anche le app per lo streaming, come YouTube, Netflix, Spotify e altre ancora. Durante un’esplorazione all’aperto vi permetterà comunque di godere di tutto quel che serve per un’esperienza Android standard.
Del resto, chi acquista un terminale del genere, lo fa per la sua valutazione di impermeabilità, che in questo caso è IP68 e IP69K. Il display, come già accennato, è da 5,86 pollici, con risoluzione HD+. Non è male, anche se non bisogna aspettarsi uno dei migliori pannelli mai apprezzati su un dispositivo simile.
La luminosità non è il massimo, ma all’aperto riesce ancora ancora a restituire una sufficiente leggibilità. I colori vengono rappresentati bene, i neri virano leggermente al grigio, mentre sui bianchi si nota qualche leggera ombra sui bordi, che scompaiono ovviamente nell’utilizzo normale.
La scheda tecnica recita, ancora, della presenza del WIFI (2.4G/5G). Bluetooth 5.0, USB Tipo-C e, sorprendentemente, di una batteria da 8000mAh. A dire il vero, tutte le app di diagnostica terze parti ne riconoscono 4000, ma non abbiamo dubbi nel credere alla scheda tecnica ufficiale, sia per la pesantezza del terminale, di 318 grammi, sia per la durata infinita: siamo riusciti a stressare il dispositivo per oltre 2 giorni, potendo addirittura arrivare al terzo giorno con un uso più moderato.
Quanto all’audio, l’altoparlante mono posizionato sul retro è totalmente privo di bassi, ma tutto sommato per una gita all’aperto assicurerà un volume alto, e una qualità sufficiente per godere di buona musica.
Fotocamere
Altro tasto dolente, purtroppo. La fotocamera posteriore propone sensori da 13MP con AF + 2MP + 2MP + un sensore VGA, mentre la camera anteriore è da 8MP. Purtroppo dal reparto camere non si può aspettare nulla che vada oltre la sufficienza.
Giusto in condizioni ottimali di luce sarà possibile portare a casa qualche scatto buono, mentre appena cala il buio, o il sole inizia anche solo leggermente a nascondersi, c’è poco da fare, con immagini rumorose, e prive di particolari.
È chiaro, anche in questo caso il prezzo gioca una componente fondamentale nella qualità delle camere: in uno smartphone da poco più di 100 euro, è impossibile aspettarsi di più, soprattutto se gran parte del budget viene impiegato per costruzione rugged e certificazioni di impermeabilità.
Quanto alla connettività, il terminal è dotato di sensori di accelerazione, G-Sensor, P-sensore, L-sensor, giroscopio, E-bussola, Sensore di impronte digitali, NFC. A proposito del sensore di impronte, abbiamo dovuto effettuare la registrazione dell’impronta più volte, perché dopo qualche giorno di utilizzo sembra calare drasticamente la precisione nel riconoscimento. In definita, abbiamo scelto di rifarci al classico PIN per uno sblocco più veloce.
Sistema operativo
Praticamente un Android 10 stock, mascherato da qualche tema proprietario, ma nulla di più. Presente anche una F150 Mode, ossia una modalità attivabile tramite pressione prolungata per 5 secondi del tasto laterale.
Non che faccia molto, oltre a cambiare icone e a presentare widget più grandi per orologio, bussola e livello di rumorosità dell’ambiente.
Ci è piaciuta, invece, la possibilità di personalizzazione del tasto laterale sinistro: da un lato perché sarà possibile scegliere di avviare una funzione veloce tra quelle dedicate all’esplorazione, come appunto bussola, torcia e altre ancora; dall’altro perché con un doppio tap si può scegliere di avviare rapidamente una determinata app.
Ancora, elemento che davvero ci è piaciuto, è la presenza di una modalità di emergenza. Premendo il tasto per 5 volte consecutive (forse un po’ troppo per una vera emergenza), il terminale fa scattare un allarme acustico, accende la torcia lampeggiante, e chiama un numero di emergenza da noi selezionato.
Conclusioni
A chi è rivolto questo smartphone, e perché comprarlo con una scheda tecnica così mediocre? Beh, F150 ha comunque il suo senso. Offre, infatti, un rugged phone a tutti gli effetti ad un prezzo davvero competitivo.
E’ ben costruito, e ha nell’autonomia il suo maggior punto di forza. Se vi serve un terminale da portare in viaggio, magari durante una escursione, e non volete correre il rischio di restare a corto di energia, questo dispositivo farà al caso vostro. Non sarà veloce e reattivo, ma è un campione di resistenza a basso costo. Resistenza fisica e nella batteria.
Si acquista a questo indirizzo al prezzo a partire da circa 100 euro circa e si acquisto cliccando sui seguenti link: