Lapisly è la casa editrice digitale specializzata nella creazione di libri e app d’arte per bambini, che grazie al libro app “ExploreArt Klee: l’arte di Paul Klee per bambini” è una delle dieci startup internazionali vincitrice del concorso Book to the Future al Salone del Libro di Torino. Dal 12 al 16 maggio sarà presente al Salone del libro di Torino nell’area Book to the future e a Bookstock Village, lo spazio del Salone dedicato ai ragazzi con tanti laboratori e attività per i più piccoli. L’app ExplorArt Klee: L’arte di Paul Klee offre un’immersione magica nel mondo dell’arte di Paul Klee, unica e interessante soprattutto perché mescola istruzione, arte e tecnologia con delicatezza e con un’attenzione agli interessi e ai tempi dei bambini non comune nell’universo delle app. Macity ha intervistato Debora Albano, co-founder e Managing Director di Lapisly e Lara Mozzarelle, co-founder, autrice e direttrice artistica.
ExploreArt Klee: l’arte di Paul Klee per bambini si potrà scaricare gratuitamente dallo Store per tutta la durata del Salone del libro di Torino.
Parliamo di ExplorArt Klee: L’arte di Paul Klee, il primo titolo di Lapisly premiato a Book To The Future. Quali sono le caratteristiche dell’app e perché le mamme e i papà dovrebbero proporlo ai loro bambini?
ExplorArt Klee: l’Arte di Paul Klee, per Bambini, è il nostro primo titolo, primo di una serie di progetti dedicati a grandi artisti. Si tratta di un libro-applicazione (la cui autrice è la stessa Lara Mezzapelle) dedicato all’arte di Paul Klee, in cui per la prima volta le opere del grande artista si trasformano in magici e suggestivi paesaggi animati, da esplorare guidati dalla propria immaginazione. ExplorArt Klee è un’app dal sapore artigianale, analogico, in cui l’utilizzo di tecnologie digitali preserva il calore del segno manuale dell’illustrazione tradizionale affidata all’abile matita di Liza Schiavi, nell’intento di garantire un dialogo appropriato tra illustrazioni/animazioni e qualità grafico-pittorica dell’opera di Klee.
Così come analogici sono anche il sound design (a cura di Marcello Batelli) e le musiche inedite composte per questa app dal musicista Guido Rigatti, esperto di metodo Gordon per l’apprendimento della musica per i bambini. Inoltre, in controtendenza rispetto al mercato delle app per bambini, gli aspetti ludici non affollano l’appbook di compiaciuti effetti speciali fini a se stessi, così come non indicano obiettivi, ricompense, azioni corrette o sbagliate (perseguendo un’eccessiva gamification e un’imposizione nei confronti del bambino), ma al contrario risultano puramente funzionali alla narrazione e al percorso didattico, lasciando il bambino, vero protagonista e sovrano di questa esperienza, libero di esplorare i diversi “mondi possibili” svelati dall’arte di Klee.
Lapisly è una casa editrice nativa digitale, non è partita dal cartaceo ma direttamente dalle app. L’editoria fa parte del vostro DNA o siete soprattutto tecnici che guardano con interesse e curiosità a questo mondo?
Lapisly si propone al pubblico come una casa editrice, nativa digitale. Il nostro intento è quello di raccontare l’arte ai bambini e stimolare la loro immaginazione, e per farlo non solo possiamo contare su un background formativo (oltre alla formazione artistica, Lara ha anche alle spalle studi di psicologia e pedagogia) ma anche l’apprendimento derivante dall’attività artistica vera e propria.
Tra ebook e app avete scelto le app. Perché?
Abbiamo scelto il formato dell’appbook, libro-applicazione, proprio per non perdere il calore del libro cartaceo, il fascino dell’illustrazione manuale e il valore della narrazione originale; e per unire a questi aspetti magici e poetici dello storytelling tradizionale l’interattività e la multimedialità offerte dai nuovi mezzi tecnologici, armonizzando così potenzialità tecniche derivanti dal mondo digitale con aspetti più analogici del mondo dell’editoria tradizionale, al fine di offrire una nuova esperienza di apprendimento.
Quale futuro sognate per il libro del futuro, il libro che avranno tra le mani i nativi digitali?
Lapisly nasce dall’intuizione delle nuove possibilità didattiche offerte dal mezzo tecnologico, dall’apertura di nuove modalità per raccontare l’arte ai bambini. I nativi digitali trascorrono ormai moltissimo tempo sul tablet; a volte questo può andare a discapito del tempo dedicato alla lettura e alle esperienze di apprendimento; noi vogliamo proporre un nuovo modo di avvicinare i bambini al mondo dell’arte attraverso il mezzo tecnologico a loro più familiare. Sogniamo un futuro in cui il libro cartaceo di qualità conviva sinergicamente con il libro-applicazione di qualità, in quanto realtà altra e distinta che non soppianta l’editoria tradizionale ma offre nuove possibilità con orizzonti ancora in parte da esplorare.
Il progetto di Lapisly nasce dall’incontro di due artisti e una ex-googler: ovvero tra Lara
Mezzapelle, (componente del duo artistico di New Media Artist Mezzapelle-Deriu insieme a Giacomo Deriu), e Debora Albano, una ex-manager internazionale esperta del mondo digitale con background di studi di filosofia che ha iniziato la sua carriera in Google; entrambe le fondatrici sono italiane e l’intera startup, pur avendo sede a Barcellona, ha forti radici italiane. Da questo incontro prende il via il progetto di trasformare il mezzo digitale, in apparenza freddo, in uno strumento pieno di poesia per accompagnare i bambini in magiche immersioni interattive nel mondo dell’arte. Così nasce Lapisly, Appbook d’arte, fatti con arte, e oggi il team è costituito da più di dieci professionisti.