Maynard Handley, un ingegnere che in passato ha lavorato nel team QuickTime di Apple, sta svolgendo un lavoro di documentazione pazzesco. A questo indirizzo è possibile trovare la versione 0.7 di “M1 Exploration”, un PDF di 350 pagine con approfondite indicazioni tecniche, ottenute mediante meccanismi di Reverse-Engineer, un documento nel quale si trovano indicazioni e suggerimenti forniti da professionisti in vari settori.
Handley ha passato mesi e mesi a integrare, correggere e modificare il suo documento, destrutturando l’architettura dell’M1, scelta che richiede una approfondita comprensione dell’architettura ARM in generale, occupandosi, tra le altre cose, dell’esecuzione di tool diagnostici, test per la verifica delle performance, eseguire numerose prove che (non avendo documentazione di prima mano) hanno richiesto giocoforza tentativi ed errori, per non parlare degli infiniti ostacoli che è stato necessario superare e altri che non sono stati ancora superati.
Lo riferisce il sito WCCFTECH, spiegando che il documento è ancora nella fase preliminare e verrà aggiornato man mano che saranno individuate nuove caratteristiche e peculiarità.
Apple da anni rilascia componenti Open Source dei suoi sistemi operativi, incluso macOS Big Sur, ma non è per nulla aperta relativamente a documentazione e specifiche tecniche dettagliate sul chip M1.
L’operazione di ingegnerizzazione inversa di M1 potrebbe portare all’esecuzione di nuovi sistemi operativi in modalità nativa (senza bisogno di ricorrere a software di virtualizzazione quali Parallels Desktop) e servire da trampolino di lancio per rendere i futuri chip Mx di Apple compatibili con piattaforme diverse da macOS.
M1 di Apple è un System on a Chip (SoC) che racchiude numerose tecnologie in un unico processore e presenta un’architettura di memoria unificata. È il primo processore per computer realizzato utilizzando la tecnologia di elaborazione a 5 nanometri e integra ben 16 miliardi di transistor, il numero più elevato mai racchiuso da Apple in un chip.
Apple lo presenta come il core CPU più veloce al mondo in un chip a basso consumo, con le migliori prestazioni CPU per watt al mondo. Ha una CPU a 8 core composta da quattro performance core e quattro efficiency core. tuti i quattro core possono inoltre essere utilizzati simultaneamente per un netto incremento delle prestazioni multi-thread. I quattro efficiency da soli offrono prestazioni simili a quelle del processore dual-core dell’ultimo MacBook Air con CPU Intel. Gli otto core possono ovviamente operare in sinergia.
M1 include anche una GPU in grado di eseguire quasi 25.000 thread simultaneamente, gestire attività estremamente impegnative, dalla riproduzione fluida di stream video 4K multipli al rendering di complesse scene 3D, con un throughput di 2,6 teraflop. Da segnalare anche il Neural Engine con una evoluta architettura a 16 core in grado di eseguire 11.000 miliardi di operazioni al secondo, utilizzabile per attività quali analisi video, riconoscimento vocale ed elaborazione delle immagini. Altre tecnologie integrate prevedono: l’ISP (per la gestione di segnali video), il Secure Enclave utilizzabili per aspetti legati alla sicurezza, un controller dell’archiviazione con hardware di crittografia AES per le unità SSD, motori di codifica e decodifica a basso consumo ed efficienza elevata e Un controller Thunderbolt con supporto per USB 4.
Sui chip M1 sarà probabilmente quanto prima possibile eseguire nativamente non solo macOS ma anche altri sistemi operativi (distribuzioni Linux prima di tutto giacché ci sono già vari progetti in corso).