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Ex dipendenti Apple: «Troppi sbagli con lo sviluppo di Siri»

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Lo sviluppo di Siri è stato un parto difficile, costellato da innumerevoli errori tecnici e strategici. Lo si apprende dal sito The Information che ieri ha pubblicato un approfondito articolo esaminando la trasformazione dell’assistente vocale negli anni. Il succo è che una delle tecnologie più promettenti di Apple è diventata per l’azienda “un grave problema” a causa di fretta e sbagli assortiti nel tentativo di riparare all’accelerazione necessaria per recuperare il tempo perduto rispetto ai concorrenti. Senza contare i contrasti interni al team.

Stando a quanto riportato, Siri non era pronta per il lancio avvenuto nel 2011 in concomitanza della presentazione di iPhone 4s. La tecnologia in questione è stata “spinta fuori dalla porta” per ragioni di marketing e sin dall’inizio vi sono state divergenze tra i programmatori interni su come avrebbe dovuto procedere lo sviluppo.

Ex dipendenti Apple puntano il dito contro Richard Williamson, ex dirigente assegnato a Siri dall’altro ex dirigente di Apple, e un tempo a capo di iOS, Scott Forstall (che già all’epoca aveva i suoi grattacapi per l’app Mappe).  Williamson ha imposto molte scelte, nonostante le proteste di tanti membri del team che si occupavano dello sviluppo di Siri. Tra le scelte errate, la decisione di migliorare le funzionalità di anno in anno (e non man mano che era possibile), una accusa che Williamson (intervenuto dopo la pubblicazione dell’articolo) respinge riversando le responsabilità sul team di Siri varie decisioni “disastrose” che comunque l’ex manager non nega ci siano state…

sviluppo di siri

Secondo dipendenti che hanno avuto modo di lavorare alla tecnologia di Siri in varie fasi per integrare nuove funzionalità, Apple non era preparata al successo di Amazon Echo e la cultura di segretezza aziendale ha probabilmente contribuito a deteriorare ancora di più ciò che l’assistente sarebbe potuto diventare. Apple lavorava a suoi speaker sin dal 2012, inizialmente senza prevedere l’integrazione con Siri ma il lancio di Echo nel 2014 avrebbe spinto l’azienda a cambiare precipitosamente rotta. Il team che si occupa dello sviluppo di Siri non avrebbe saputo dei piani legati a HomePod fino ad almeno il 2015: troppo tardi per accelerare lo sviluppo.

A tutt’oggi Siri rimane un sistema per lo più chiuso, integrabile solo in parte con soluzioni di terze parti. SiriKit, lo strumento che consente a sviluppatori di terze parti di progettare app che funzionano con Siri, è stato lanciato nel 2016 dopo che per anni il progetto era stato messo da parte per sfruttare le risorse su altre aree. SiriKit non offre ancora del tutto ciò che promette, consentendo solo attività che Apple definisce “ambiti di intento” che consentono di inviare messaggi, telefonare, cercare foto, prenotare viaggi, effettuare pagamenti e allenarsi. Molti degli sviluppatori che lavoravano su SiriKit hanno lasciato Apple o sono stati spostati ad altri progetti e non è chiaro se e quando migliorie specifiche verranno integrate.

Apple ha risposto alle affermazioni riportate nell’articolo con una dichiarazione sottolineando che Siri “è l’assistente vocale più famoso al mondo” ed evideniando “significativi progressi” in termini di performance, scalabilità e affidabilità. “Abbiamo compiuto notevoli passi avanti con le performance, la scalabilità e l’affidabilità di Siri applicando le ultime tecnologie di apprendimento automatico per creare una voce più naturale e funzionalità più proattive” si legge nella dichiarazione. “Continuiamo a investire fortemente nel machine learning e nell’intelligenza artificiale per migliorare continuamente la qualità delle risposte fornite da Siri e l’ampiezza delle domande alle quali può replicare”.

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