Il Financial Times riferisce che i legislatori europei sono a un punto di svolta nel decidere in che modo frenare e regolare i colossi del mondo IT, inclusi amazon, Apple e Google, nell’ambito dei piani di Bruxelles che mirano a contrastare pratiche anticoncorrenziali nella cosiddetta digital economy.
I principali partiti politici del Parlamento europeo sono concordi per una soluzione che dovrebbe colpire le aziende con una capitalizzazione di mercato di almeno 80 miliardi di euro e che offrono almeno un servizio internet, ad esempio il settore delle ricerche online.
La decisione avrà ripercussioni su un numero di aziende maggiori rispetto a quanto previsto in precedenza dal Digital Markets Act (DMA), iniziativa legislativa volta a garantire un mercato unico competitivo per i servizi digitali e, in particolare, «Mercati delle piattaforme equi e contendibili». Aziende quali Google, Amazon, Apple, Facebook e Microsoft rientrerebbero nell’ambito di applicazione, insieme all’olandese Booking e alla cinese Alibaba.
Le nuove norme potrebbero causare diversi problemi ai colossi statunitensi della Silicon Valley, come segnala la testata finanziaria USA, con regole molto stringenti nel settore della tecnologia che dovrebbero garantire maggiore tutela sulla libera concorrenza alle imprese, oltre che per la privacy ai cittadini.
La recente condanna di Google, con la conferma della multa di 2,42 miliardi di Euro a Google/Alphabet, è vista come un elemento destinato ad avere effetti molto più ampi del semplice aspetto pecuniario, con nuove norme antitrust e regole, incluso il divieto di avvantaggiare propri servizi e prodotti, rispetto a quelli dei concorrenti.
Ricordiamo che la Commissione Europea ha introdotto due atti legislativi nel dicembre 2020, prendendo di mira Apple e altri colossi del settore tecnologico che operano all’interno dell’Unione Europea. Mentre il Digital Markets Act e il Digital Services Act hanno offerto modi per aumentare la concorrenza e ridurre, di conseguenza, il potere dei giganti della tecnologia, i progressi nel trasformare questi in legge sono stati ostacolati da varie querelle politiche.