Meta vuole chiudere Facebook e Instagram in Europa? Mica male come idea: a pensarlo sono almeno due politici europei che hanno espresso il loro parere in merito a quella che per Zuckerberg sarebbe dovuta sembrare una paurosa minaccia, e che invece viene dipinta quasi come una salvezza per i cittadini. A causa delle regole sulla privacy dei dati infatti Meta sta valutando l’ipotesi di togliere dal mercato europeo i due servizi in questione, e per il ministro dell’Economia tedesco Robert Habeck e quello delle Finanze francese Bruno Le Maire, l’Europa starebbe benissimo anche senza.
«Dopo essere stato hackerato, ho vissuto senza Facebook e Twitter per quattro anni e la vita è stata fantastica» ha detto Habeck durante un evento a Parigi tenutosi lunedì, dichiarazione questa che, fatte le dovute proporzioni, ha sicuramente un rilievo minore ma che chi scrive, senza social network da sette anni, rilancia e condivide appieno. «Posso confermare che la vita è molto bella senza Facebook e che vivremmo molto bene senza di esso» ha dichiarato Le Maire, aggiungendo «I giganti digitali devono capire che il continente europeo resisterà e affermerà la sua sovranità».
Meta, come dicevamo, sostiene che se non può utilizzare gli accordi attuali per trasferire i dati raccolti in Europa dalle attività di Facebook e Instagram negli Stati Uniti, probabilmente non sarebbe in grado di «offrire alcuni dei prodotti e servizi più significativi in Europa». Tuttavia secondo Habeck l’Unione europea è «un mercato interno così grande e con così tanto potere economico che se agirà in unità non potrà essere intimidito da cose di questo genere».
Ma in realtà per ora queste sono soltanto minacce che restano nell’aria perché un portavoce di Meta ha già spiegato alla CNBC che il colosso dei social al momento non vuole e non ha in programma di ritirarsi dal mercato europeo, sostenendo che la società ha già sollevato problemi simili relativi alla privacy dei dati in precedenti documenti.
Se le normative UE (GDPR) che impediscono il trasferimento dei dati negli USA dovessero restare, spiega Meta nel report annuale – ciò «Influirà materialmente e negativamente» sulla sua attività, sulla sua condizione finanziaria e sui risultati delle sue operazioni.
La gestione della privacy, soprattutto l’anti tracciamento di Apple, costa molto caro ai principali social, inclusi quelli di Meta di Zuckerberg.