La legge sui mercati digitali Digital Markets Act DMA è entrata in vigore il 7 marzo in Europa, ma fin da subito alcune delle soluzioni introdotte dai colossi della tecnologia sembravano non rispettare appieno gli obblighi in UE: ora arriva l’annuncio dell’apertura delle prima indagine su Apple, Alphabet – Google e anche Meta per presunte violazioni DMA.
Sempre secondo le regole DMA l’indagine deve essere conclusa entro 12 mesi, tempistiche che la Commissione UE si prefigge di rispettare. Se le violazioni risulteranno confermate l’Europa potrà infliggere multe che possono arrivare al 10% del fatturato globale, oppure fino al 20% nel caso di ripetizione del reato. L’inizio delle indagini da parte della Commissione UE è stato annunciato dalla responsabile Antitrust Margrethe Vestager e dal commissario europeo per il digitale Thierry Breton.
Le linee guida del DMA puntano a creare un mercato digitale più equo e con condizioni paritarie tra le società, limitando il potere di sei gatekeeper, società e piattaforme che ricoprono un ruolo determinate in settori chiave. Questo per dare più spazio a startup e nuovi concorrenti, accelerare lo sviluppo e tutelare gli utenti.
Tra i cambiamenti varati dalle società per rispettare il DMA più criticati da sviluppatori e concorrenti ci sono senza dubbio quelli di Apple che introducono numerose complicazioni e anche costi per gli sviluppatori che desiderano sganciarsi da App Store e dal sistema di pagamento di Cupertino.
Sia Apple che Google sono indagate per stabilire se permettono o meno agli sviluppatori di indirizzare gli utenti verso app store alternativi. Invece per Meta l’UE stabilirà se concede o meno libertà sufficiente agli utenti per scegliere tra il nuovo piano in abbonamento a pagamento senza pubblicità, oppure l’uso dei dati personali a scopi pubblicitari.
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