Nelle ore dell’annuncio di Altroconsumo pronta per una class action contro Apple in Italia, Euroconsumers, un gruppo a difesa dei consumatori dell’UE, ha intentato un’azione legale collettiva contro Apple sia in Belgio che in Spagna per “pratiche commerciali sleali e fuorvianti” relative al sistema di gestione delle prestazioni di iPhone introdotto in iOS 10.2.1 senza informare i clienti. Sì, si tratta di quella funzione che, in caso di batteria non in stato ottimale, limitava le prestazioni degli smartphone.
Avviate da Euroconsumers, che si definisce «La principale organizzazione mondiale di cluster di consumatori», le cause affermano che il sistema introdotto tramite l’aggiornamento iOS per preservare la durata della batteria equivale a “obsolescenza pianificata”. Le azioni legali sono destinate ai proprietari di iPhone 6, 6 Plus, 6S e 6S Plus e affermano che Apple sia incorsa in pratiche commerciali sleali e fuorvianti. Le cause chiedono un risarcimento in media di almeno 60 euro per ogni consumatore interessato in Belgio e Spagna.
Apple ha introdotto funzionalità di gestione dell’alimentazione sui vecchi iPhone per prevenire arresti imprevisti durante i periodi di picco di assorbimento di energia sui dispositivi con batterie degradate. In altri termini, quando iPhone rilevava una batteria degradata, limitava le prestazioni del terminale. Il problema sta nel fatto che l’utente era assolutamente ignaro di questo meccanismo, portato dunque ad acquistare un nuovo smartphone, anziché sostituire la batteria. Ed infatti, sebbene introdotte all’inizio del 2017, le funzionalità di gestione dell’alimentazione non sono state pubblicizzate da Apple fino alla fine del 2017, portando molti clienti a sentirsi ingannati da Apple.
Apple si è scusata per non aver spiegato inizialmente come lo stato di salute della batteria potesse influire sulle prestazioni, e da allora ha implementato una politica che ha offerto per un intero anno la sostituzione della batteria da 29 euro.
All’inizio di quest’anno, la società ha anche accettato di pagare fino a 500 milioni di dollari per risolvere una causa legale di lunga durata negli Stati Uniti, che accusava la società di “limitare segretamente” i modelli di iPhone più vecchi. Euroconsumers fa riferimento a quest’ultimo accordo, e afferma di avere due cause identiche pianificate per l’Italia e il Portogallo.
I consumatori sono sempre più turbati dal fatto che i prodotti si consumano troppo rapidamente, i modelli iPhone 6 ne sono un esempio molto concreto. Non solo causa frustrazione e danni finanziari, dal punto di vista ambientale è anche assolutamente irresponsabile. I consumatori vogliono essere trattati con rispetto, richiedono un equo compenso e telefoni più sostenibili. Euroconsumers sta inviando un chiaro messaggio ad Apple che l’obsolescenza pianificata non può più essere accettato
Dell’azione legale di Altroconsumo contro Apple nel nostro Paese abbiamo parlato più in dettaglio qui, ma in sostanza le cause avviate in Belgio e Spagna risultano sostanzialmente indentiche a quella nostrana.