Ai prossimi europei di calcio EURO 2016, che si terranno in Francia dal prossimo 10 di giungo, in campo anche forze anti drone, per mettere al sicuro tutti i tifosi che si recheranno allo stadio, oltre ai calciatori stessi in campo. Lo scenario che le forze dell’ordine francesi vogliono evitare è fin troppo evidente.
In un’intervista ad Associated Press, come riportato da mashable, il capo della sicurezza di Euro 2016, Ziad Khoury, ha riferito che tutte le zone limitrofe ai dieci campi da gioco saranno classificate come “no-fly zone”; stesso trattamento riceveranno anche i campi di allenamento che ospiteranno le 24 squadre partecipanti al torneo.
La preoccupazione, oltre che dall’attuale panorama socio-politico, ammette lo stesso Khoury, deriva dalla proliferazione generale di droni, che stanno sempre più sorvolando i cieli di tutto il mondo, causando in alcuni casi, situazioni di pericolo. La tecnologia che sarà impiegata dalle forze francesi, spiega il dirigente, è particolarmente innovativa, e permetterà di interferire con i droni e prenderne addirittura il controllo.
Già nei mesi scorsi, il governo francese ha dovuto fronteggiare voli misteriosi di alcuni droni su siti sensibili, per lo più impianti nucleari, ma anche installazioni militari, oltre che sul palazzo presidenziale. E così, per tutta risposta, il governo sta finanziando la ricerca di tecnologie che potrebbero interferire con i droni, inviando segnali radio in grado di “distruggerli”.
Così, il segretariato generale del governo per la Difesa e la Sicurezza Nazionale, ha confermato che le misure anti-drone saranno operative per Euro 2016, anche se l’esatta tecnologia da impiegare in campo sarà decisa nei prossimi giorni. La gendarmeria francese ha già strumenti particolarmente potenti per controbattere alle ondate di droni indesiderati; si tratta di apparecchiature portatili che potrebbero contribuire ad allontanare i velivoli da alcune zone predefinite, interferendo con i segnali GPS. Lo svantaggio di tali meccanismi, però, è dato dal fatto che tali strumenti potrebbero interferire anche con segnali GPS non indesiderati, come ad esempio quelli installati su aeromobili di linea.
Le autorità si stanno così preparando per mettere al sicuro spettatori e calciatori, immaginando qualsiasi possibile scenario, anche quello più catastrofico, così da essere pronti a controbattere. Ad ogni modo, spiega il capo della sicurezza EURO 2016, le misure a disposizione non sono necessariamente infallibili, perché la moda dei droni è nuova e si potrebbe non essere preparati a tanti scenari. E’ certo, però, che l’idea di sicurezza non combacia esattamente con l’abbattimento dei droni, perché potrebbe comportare effetti collaterali fin troppo evidenti.
Tra le vie ipotizzabili per fermare i quadricotteri quelle più percorribili sono due: evitare che i velivoli possano avvicinarsi ai campi da gioco, con segnali radio, e soprattutto fermare i piloti non autorizzati ancor prima del decollo. Solo così, i rischi possono essere circoscritti e limitati.