Eugene Goostman è il nome del computer in grado di convincere almeno il 30 per cento dei suoi “intervistatori” di essere un ragazzo di 13 anni. Durante un evento tenutosi presso l’Università di Reading, alla Royal Society di Londra, Eugene è stata dichiarato il primo computer a superare ufficialmente il test di Turing. Il test è stato ideato da Alan Turing nel 1950 e consiste in un gioco all’interno del quale una macchina viene affiancata ad un individuo umano, ed entrambi vengono separati da un terzo individuo.
Quest’ultimo dovrà stabilire, attraverso domande e risposte scritte, quale dei due soggetti interrogati è una persona o una macchina. Il test è considerato superato con successo quando è sostanzialmente impossibile distinguere dalle risposte quale dei due soggetti è umano e quale non lo è, epilogo che dovrebbe identificare quindi la presenza di una “macchina” in grado di pensare. Un evento molto importante dunque, che potrebbe iniziare ad accennare una risposta alla cruciale domanda “Può una macchina essere in grado di pensare?” che da diversi anni viene affrontata nel campo dell’intelligenza artificiale.
Eugene è nato nel 2001, sviluppato da Vladimir Veselov a San Pietroburgo, e nel corso degli anni si è perfezionato acquisendo una sua “personalità” e riuscendo quindi ad ingannare un’interessante percentuale di esaminatori, facendo loro credere di trovarsi di fronte ad un ragazzo di 13 anni. Secondo Kevin Warwick, visiting professor dell’University of Reading e Deputy Vice-Chancellor for Research alla Coventry University, si tratta della prima volta in cui un computer riesce a superare realmente il test di Turing in maniera verificata.