Negli scorsi giorni abbiamo messo alla prova Eufy RoboVac 11S, evoluzione dell’aspirapolvere automatico intelligente che avevamo recensito un anno e mezzo fa ritenendolo il migliore tra tutti quelli provati in redazione fino a quel momento e con cui lo abbiamo confrontato per un’analisi ancora più approfondita.
L’aggiornamento si concentra sia sul design (principalmente più sottile del precedente), sia sulle prestazioni, dettate da un motore più potente capace di offrire una pulizia più profonda e da una serie di aggiustamenti hardware che vanno a correggere quei pochi limiti presenti nella prima versione.
Confezione
Nella scatola troviamo:
- L’aspirapolvere
- quattro spazzole (due da installare prima dell’uso, due per la sostituzione dopo l’usura
- Filtro sostitutivo (l’altro è già installato nel serbatoio di raccolta della polvere)
- Utensile per pulizia e manutenzione
- Telecomando di controllo remoto
- x2 Batterie ministilo AAA per alimentare il telecomando
- Cavo di alimentazione
- Base di ricarica
- Set di fascette per mantenere i cavi in ordine
- Manualistica e foglio di garanzia
Com’è fatto Eufy RoboVac 11S
Esteticamente quasi si confonde con il modello precedente. I materiali sono ancora gli stessi (lastra di vetro a rivestire la superficie superiore, policarbonato di alta qualità per il resto della struttura esterna) mentre cambia il colore della scocca, di un grigio quasi nero con effetto finto legno (il modello precedente era grigio topo).
L’azienda ha apportato alcune piccole migliorie che, sulla base della nostra esperienza, mantengono l’aspirapolvere più pulito richiedendo una manutenzione minore tra una pulizia e l’altra.
Prima tra queste è la presenza di un piccolo gruppo di setole che sporge pochi millimetri dalla cornice delle spazzole. Nel primo modello, proprio in questo punto con il tempo si andavano talvolta ad incastrare i capelli che, se non rimossi immediatamente, andavano ad ostruire parte delle setole principali. Occorreva quindi smontare le spazzole (per sganciarle è questione di una manciata di secondi) per strappare via i capelli incastrati. Qui il problema non si presenta proprio perché queste setole evitano che eventuali capelli possano agganciarsi all’anello in plastica delle spazzole.
Un’altra differenza risiede nelle due aste metalliche poste sul fondo, nel coperchio che protegge e tiene bloccata la spazzola inferiore, ora di colore blu (nella prima versione è gialla). Non abbiamo notato particolari differenze nell’uso quotidiano ma certamente rendono ancora più robusta l’intera struttura.
La piccola rotella frontale è accompagnata da un più ampio sistema rotante, dandoci l’impressione di garantire un migliore controllo del robot. Lo abbiamo notato soprattutto nel momento in cui l’aspirapolvere tornava alla base: il modello precedente si muove in maniera più meccanica mentre il nuovo Eufy RoboVac 11S segue linee più curve e dolci, trovando subito il percorso migliore per tornare alla base di ricarica.
Un altro piccolo miglioramento risiede nella posizione dell’interruttore On/Off: ora si riconosce a colpo d’occhio per via del colore rosso acceso e si trova sul fondo del robot. Cosa cambia? Per molti probabilmente niente, ma nella prima versione il tasto si trovava su un lato ed era una calamita per nostro nipote, che nei rari casi in cui veniva a trovarci si divertiva ad accenderlo e spegnerlo continuamente (l’unica soluzione era nasconderlo nell’armadio alla sua presenza). Nel nuovo modello, non vedendolo, di conseguenza non sarà attirato dalla voglia ossessivo-compulsiva di pigiarlo a intermittenza per minuti interi.
Come il modello precedente sostituire la batteria ed altre componenti in caso di malfunzionamenti o a seguito di una normale usura nel tempo è facilissimo: le spazzole si sganciano in un lampo, la spazzola rotante centrale si smonta con la semplice apertura di uno sportello e la batteria è chiusa all’interno di un apposito alloggiamento con un coperchio bloccato da due sole viti a croce.
Come funziona
Per avviare la pulizia automatica è sufficiente accendere l’interruttore On/Off sul fondo del robot, quindi pigiare il pulsante superiore sull’aspirapolvere oppure il tasto Auto sul telecomando. Se l’aspirapolvere si trova agganciato alla base di ricarica farà marcia indietro quanto basta per poi girarsi di 180 gradi ed avviare la pulizia del pavimento, in caso si trovasse al di fuori della base di ricarica partirà automaticamente in avanti fino al primo ostacolo.
Rispetto alla prima versione, il cervello elettronico di Eufy RoboVac 11S ci è sembrato in generale molto più efficace. Il dispositivo sembra infatti riconoscere ancor meglio gli ostacoli, tenendosi a debita distanza o rallentando, fino a cambiare direzione, nel caso se li trovasse davanti. Ad esempio nelle sedie che abbiamo in sala da pranzo il modello di prima generazione solitamente tendeva ad arrampicarsi sopra le gambe in acciaio fino ad incastrarvisi. La versione più recente invece riconosce l’ostacolo e lo aggira evitandone il contatto.
Nelle prime pulizie lo abbiamo inseguito per tutta casa, non solo per capire come si comporta ma anche per evitare il peggio nel caso in cui si fosse incastrato da qualche parte. Soltanto in un’occasione è riuscito a bloccarsi momentaneamente sopra il binario delle zanzariere: in quell’occasione, dopo aver provato ad insistere nella scalata per più di 10 secondi e constatato che non cel’avrebbe fatta, ha cambiato direzione con una breve retromarcia. Buona la “collaborazione” anche con i tappeti: riesce a scavalcarli senza problemi (il manuale d’uso ci conferma che è in grado di scavalcare tappeti non più spessi di 16mm).
Modalità Automatica
Pigiate il tasto Auto e andate pure a rilassarvi sul divano: l’aspirapolvere pulirà automaticamente tutto il pavimento di casa, ma con un vantaggio non di poco conto rispetto al suo predecessore.
Eufy RoboVac 11S è infatti dotato della modalità che l’azienda chiama BoostIQ. In pratica l’aspirapolvere aumenterà automaticamente la potenza di aspirazione quando rileverà che ciò è necessario per assicurare una migliore pulizia. I sensori di dislivello posizionati sul fondo sono anche “un occhio” per l’aspirapolvere che, in caso notasse aree più sporche del previsto, aumenterà la potenza del motore a discapito però di un maggiore rumore e di una minore autonomia.
Nelle nostre prove abbiamo avviato entrambi i modelli, vecchio e nuovo, assegnandogli la pulizia di due aree della casa. Con la modalità Auto e BoostIQ attive, la batteria della nuova versione si è esaurita circa 15 minuti prima del vecchio modello, assicurando però una pulizia molto più profonda soprattutto sui tappeti dove normalmente con la prima versione era necessario attivare la modalità “Max” manualmente.
A proposito: la modalità Max c’è anche qui, ma in base alla nostra esperienza la BoostIQ automatica ci è sembrata più che sufficiente per i nostri tappeti o in generale per le aree più difficili da pulire.
Modalità Pulizia Stanza Singola
Per la pulizia di una stanza singola è possibile pigiare il pulsante sul telecomando sul quale è stampato il simbolo di una casa con la lettera “S” al centro. A quel punto è sufficiente chiudere la porta della stanza e lasciar lavorare il robot in completa autonomia: dopo 30 minuti, sufficienti per una pulizia completa del pavimento, si fermerà per risparmiare batteria.
Modalità Pulizia Bordi
Il relativo pulsante (una freccia che si chiude in un quadrato) permette di attivare la modalità di pulizia dei bordi: l’aspirapolvere sarà direzionato automaticamente verso una parete e seguirà poi tutto il perimetro della stanza o, lasciando le porte aperte, di tutta l’abitazione. Le spazzole laterali sfiorano il battiscopa e puliscono con precisione anche gli angoli, andando così a rifinire tutto il perimetro della casa.
Modalità Pulizia a Macchia
Il simbolo sul telecomando è una freccia a spirale. Basta pigiarlo per pulire un particolare punto della casa. Ad esempio, a cena ultimata potremmo scrollare la tovaglia accantonando le briciole in un punto del pavimento, ed a quel punto usare questa particolare funzione per raccoglierle in pochi secondi. L’aspirapolvere si muoverà a spirale pulendo tutta l’area in questione.
Pulizia programmata
Il vantaggio nel display sul telecomando emerge quando si presenta la necessità di utilizzare la modalità di pulizia programmata. Anche con il nuovo Eufy RoboVac 11S è infatti possibile programmare l’avvio della pulizia automatica in un particolare momento della giornata, senza necessariamente attivarlo manualmente.
Questa funzione si rivela utile in due occasioni. Una, più comune, quando semplicemente si decide di pulire il pavimento tutti i giorni (ad esempio) alle 10:00 del mattino. Programmata la pulizia, non bisognerà più pensare a niente. L’aspirapolvere, ogni giorno ed alla stessa ora, si sgancerà dalla base di ricarica, pulirà l’abitazione (con l’accortezza di lasciare le porte aperte) e tornerà alla base a batteria quasi scarica.
Si potrebbe sfruttare la programmazione anche per pulire il pavimento due volte nell’arco della giornata. Ad esempio, potremmo programmare la pulizia intorno alle ore 16:00 ma al contempo avviare la pulizia alle 8:00 del mattino, poco prima di uscire di casa. In questo modo l’aspirapolvere avrà tempo sufficiente per il primo giro di pulizia e per ricaricarsi prima di partire per il secondo giro programmato.
Impressioni d’uso
In via generale l’aspirapolvere ci ha soddisfatti. La modalità BoostIQ assicura una pulizia leggermente migliore rispetto al modello precedente, che tuttavia a nostro avviso risulta più che sufficiente per tenere la casa pulita, a patto di usarlo a giorni alterni se si trascorrono meno di 12 ore in casa, tutti i giorni se sono presenti animali domestici o si trascorre quasi tutta la giornata in casa.
Eufy RoboVac 11S è più intelligente e richiede minore manutenzione, un vantaggio da tenere in considerazione se si è particolarmente pigri. Oltre alle piccole rifiniture già descritte abbiamo anche apprezzato la base di ricarica rinnovata. L’azienda infatti ha ripensato completamente il sistema di ricarica, a partire dall’alimentatore, più compatto e con la spina verticale italiana, più comoda per le prese alle nostre latitudini in quanto permette eventualmente di sfruttare quelle adiacenti (mentre l’alimentatore precedente le ostruiva).
La base invece ora ospita un’apertura sul retro e un gancio ferma cavo che permette di nascondere la porzione del cavo in eccesso, evitando così cavi volanti e mantenendo un aspetto finale molto più pulito.
Come il predecessore, riconosce gli scalini ed evita perciò di cadere rovinosamente se utilizzato in case a più piani e l’autonomia in modalità Auto (con BoostIQ attivo) è comunque molto buona, anche se varia in base a quanto è effettivamente sporco il pavimento. In situazioni che possiamo definire “normali” la carica promette intorno alle 2 ore di pulizia e la batteria si ricarica poi completamente in circa 4 ore.
Conclusioni
Chi possiede il precedente modello e non ha la necessità di doverlo sostituire (perché funziona ancora bene e non ha parti danneggiate) può vivere anche senza il nuovo Eufy RoboVacc 11S. La consigliamo invece se dovesse essere il primo acquisto: i 50 euro di differenza valgono la spesa sia per la migliore pulizia, sia per gli aggiustamenti a spazzole e base di ricarica che perfezionano quello che già era un ottimo prodotto.
Chi ha una casa a due piani e possiede già il primo modello potrebbe valutare l’acquisto per utilizzare il modello più performante nella Zona Giorno e, anziché mandare in pensione, spostare il vecchio aspirapolvere nella Zona Notte. In questo modo la casa sarà pulita completamente nella metà del tempo e senza la necessità di dover spostare l’aspirapolvere da un piano all’altro.
Pro
- Pulizia potente con BoostIQ automatico
- Facile sostituzione dei componenti usurati
- Ottima pulizia dei tappeti
- Parti di ricambio usurabili incluse nella confezione
- AI superiore
- Migliore ingegnerizzazione di parti e accessori
Contro
- Più delicato di altri per via della superficie in vetro superiore
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