La Commissione Europea ha esteso i termini entro in quali Apple dovrà presentare una risposta alla richiesta di chiarimenti sulle pratiche commerciali che governano il negozio iTunes. A dare la notizia è il commissario antitrust Neelie Kroes attraverso uno dei suoi portavoce che ora ha fissato al 20 giugno la scadenza.
Apple, come noto, è stata sollecitata a fornire, entro la mezzanotte di lunedì, spiegazioni sulle ragioni per cui limita l’acquisto delle canzoni su iTunes in maniera tale da restringerne l’acquisto per nazioni. Impedire ad un cittadino europeo di comprare in un’altra nazione, anche se solo virtualmente, è contrario allo spirito del mercato comune e alla libera concorrenza.
L’azione dell’Unione Europea è stata sollecitata da alcune associazioni di consumatori britannici che in virtù di questa politica si trovano oggi a pagare le canzoni di iTunes più dei cittadini di altre nazioni come l’Italia o la Francia.
Apple ha già risposto informalmente alle rimostranze dell’Ue facendo sapere che dal suo punto di vista, anche solo per ragioni di costi, avrebbe aperto un solo negozio ma sarebbe stata indirizzata a fare altrimenti dalle case discografiche. E in effetti gli editori di musica sono anch’essi sulla lista di coloro che devono fornire spiegazione all’Unione. In alcune interviste Emi ha già fatto sapere di ritenere di non avere violato alcuna legge e di essere intenzionata a sostenere la sua posizione a tutti i livelli.
Se Apple e le case discografiche fosse giudicate colpevoli di azioni contrarie alle norme per la libera concorrenza potrebbero essere costrette a pagare multe salatissime, pari al 10% del loro fatturato annuo.