Il giudizio sul caso EU contro Apple e Irlanda non potrà essere formulato entro il mese di giugno, scadenza in precedenza stabilita dalla stessa Commissione Europea. Il ritardo sulle indagini è stato annunciato oggi da Margrethe Vestager, responsabile anti-trust dell’Unione Europea. “Non sacrificheremo lo Stato di Diritto e la qualità del nostro lavoro per accelerare il processo” ha dichiarato Vestager riportata da Bloomberg. Ricordiamo che l’indagine EU contro Apple riguarda gli accordi tributari siglati dalla multinazionale di Cupertino con l’Irlanda nel 1991 e nel 2007 che renderebbero possibile un consistente risparmio sulle tasse, agevolazione che per la Commissione Europea equivale a un aiuto di stato in contravvenzione alle norme sulla concorrenza.
In previsione dell’esito atteso a giugno, prima del posticipo annunciato oggi, Apple ha inserito una nota nell’ultimo bilancio trimestrale avvisando investitori e azionisti di una possibile sentenza a sfavore di Cupertino, sentenza che potrebbe risultare nel pagamento di tasse arretrate per un periodo di oltre 10 anni. Apple non offre una stima dell’importo ma è giudicato “consistente”. Sembra però che questo tipo di indagine richieda più tempo del previsto per raccogliere dati e prove, da qui il posticipo con sentenza prevista entro la fine di quest’anno.
L’indagine UE contro Apple non è l’unica di questo tipo in corso. La Commissione sta esaminando anche gli accordi di tassazione siglati dal Lussemburgo con Amazon e Fiat Finance & Trade, così come gli accordi tra l’Olanda e Starbucks. La Commissione sta ancora valutando se aprire o meno una indagine su MacDonald’s così come su possibili accordi vantaggiosi con le banche siglati in Italia, Grecia, Spagna e Portogallo.