Lavorare in Apple non è da tutti, ma chi ha la fortuna di capitarci può vantare un bagaglio di esperienze che torna davvero utile. Questa almeno è quel che raccontano diversi ex dipendenti, fondatori di 597 startup sostenute da capitale di rischio per un valore complessivo di oltre 180 miliardi di dollari.
C’è chi dice che Apple rende più determinati, adattabili e capaci di generare idee innovative, attributi questi che poi si sono rivelati «determinanti» nella loro avventura imprenditoriale.
Alcune storie
Ad esempio Evgeny Bik ha fondato una startup di coaching professionale chiamata Day One Careers e ci sarebbe riuscito proprio perché Apple, azienda che si definisce «dei mille No», è solita incoraggiare i propri dipendenti a sostenere costantemente le loro idee, sottolineando la necessità di giustificarne sempre la rilevanza e il valore.
Apple – racconta – pone l’accento sullo sviluppo di forti capacità interpersonali tra i suoi dipendenti e questo «mi ha motivato a trovare e lavorare con un socio in affari».
Anche Insiya Jafferjee, intervistata da BusinessInsider, ha ricordi positivi del suo precedente impiego presso Apple. Co-fondatrice di Shelloworks, un’azienda che crea imballaggi alternativi, ha fatto sua la passione Apple per la creazione di prodotti esteticamente gradevoli: «è qualcosa che volevo fare anche in Shellworks: l’amore del fare le cose con le mani, la cultura della prototipazione e della sperimentazione. C’era tanto di tutto questo quando lavoravo lì».
Non tutti sono d’accordo
Ci sono anche ex dipendenti che hanno un brutto ricordo della loro esperienza in Apple. Per alcuni era un ambiente «lento», e soprattutto ne criticano la cultura della segretezza, che portava a dipartimenti altamente isolati l’uno dall’altro.
Apple, lo sappiamo, è nota anche per la sua rigorosa protezione verso la proprietà intellettuale, tanto che alcune startup che hanno reclutato ex dipendenti riferiscono di aver dovuto affrontare accuse da parte di Apple riguardo soprattutto il furto di idee e la violazione dei diritti d’autore.
Nonostante questo, Apple non ha mai scoraggiato gli ex dipendenti a intraprendere viaggi in startup tecnologiche, e questo lo confermano i numeri: tra il 2010 e il 2015 ne sono state registrate 163, e tra il 2016 e il 2022 questa cifra è quasi triplicata (+419), portando alcuni degli ex membri anche al di fuori degli Stati Uniti.