Nonostante il grave incidente verificatosi nello stabilimento di Foxconn a Chengdu, Cina, la produzione e i rifornimenti di iPad 2 non subiranno alcun ritardo. L’esclusione di qualsiasi tipo di problema per le linee di produzione di iPad 2 è riportata dal China Times in cui si riporta la visita di Terry Gou, presidente di Foxconn, nelle ore immediatamente successive all’esplosione che ha provocato la morte di due persone e il ferimento di altre 16, di cui tre in gravi condizioni. Per la prima volta una comunicazione da parte di Foxconn precisa che l’esplosione, pur essendo avvenuta in una grande impianto dove vengono assemblati iPad e anche altri prodotti di Apple, non ha colpito direttamente la linea di produzione dedicata ai tablet della Mela.
Dopo una riunione tenuta da Foxconn con i principali fornitori di componenti, la società ha annunciato che non solo non ci saranno problemi e ritardi per iPad 2 ma anche che Foxconn non ha modificato la propria tabella di marcia per i nuovi dispositivi della Mela che entreranno in produzione durante l’estate per essere lanciati sul mercato da settembre in poi. E’ la prima volta che il principale costruttore a contratto di Cupertino cita, anche se senza fornire ulteriori dettagli, nuovi prodotti in arrivo da Apple. La comunicazione ha così subito dato avvio alle speculazioni di analisti e osservatori: secondo alcuni il riferimento ai nuovi prodotti con produzione in agosto e lancio a partire da settembre sarebbe un chiaro riferimento al nuovo iPhone. Secondo altri, escludendo il lancio di un nuovo iPad in autunno, indicano la possibilità di una nuova versione del tablet di seconda generazione con connettività predisposta per altri operatori, come Sprint e T-Mobile in USA e altri ancora.
Dal quotidiano cinese si apprende purtroppo anche l’aggravamento del bilancio dell’esplosione: ora il numero dei decessi è salito a tre a seguito della morte di uno dei tre operai feriti gravemente nell’incidente di venerdì. Oltre alle indagini in corso da parte delle autorità cinesi, anche Apple ha avviato una indagine interna: tra le prime ipotesi sulle cause dell’esplosione viene citato l’accumulo di polveri combustibili all’interno di un condotto di alluminio.