Due persone sono morte e sedici sono rimaste ferite in una violenta esplosione avvenuta in un impianto di Foxconn, nei pressi di Chuengdu in Cina. L’incidente su cui le notizie sono ancora molto frammentarie si è verificato su una delle linee di produzione che si occupano, tra gli altri, di assemblare iPad 2. Al momento ci sono pochi elementi certi su quanto accaduto. Le autorità locali si limitano ad escludere che si sia trattato delle conseguenze di un atto criminoso o, peggio, di un attentato.
La deflagrazione sarebbe avvenuta, riferiscono i media locali, nel corso del tardo pomeriggio cinese in un settore della fabbrica dove vengono applicati gli interventi di rifinitura, ovvero su linee che si occupano non di assemblare i dispositivi ma di dare ad essi l’aspetto adeguato alla commercializzazione. Sul posto si sono immediatamente recati mezzi di soccorso e di emergenza mostrati da alcuni servizi TV; sullo sfondo delle immagini disponibili anche su Internet si vede un’alta colonna di fumo nero fuoriuscire dalle aperture dell’impianto di produzione ed invadere la strada, mentre diverse persone che in parte sono curiosi e in parte sono dipendenti guardano arrivare pompieri e ambulanze. Le autorità hanno confermato ufficialmente la morte di due persone e i sedici feriti di cui tre sarebbero in gravi condizioni e sono stati trasportati in strutture sanitarie di Chuengdu. La produzione è stata fermata in attesa del ripristino della normalità e che l’investigazione giunga a conclusioni sicure sulla causa dell’incidente.
Come accennato l’impianto è tra quelli che Apple usa per assemblare gli iPad 2; un evento di queste proporzioni lascia pensare che ci possano essere ricadute sulla disponibilità sul mercato dei tablet anche se va detto che Foxconn possiede numerosi impianti di produzione sparsi in tutta la Cina e anche all’estero e potrebbe essere in grado, come fa notare Shaw Wu, analista di Sterne Agee, sul Wall Street Journal, di tamponare la situazione.