Poche ore fa abbiamo scritto che fino al 2023 le fotocamere di iPhone saranno sempre le stesse. Non abbiamo riportato una voce qualunque ma quella di Ming-Chi Kuo, un’analista che da anni prevede con estrema precisione le novità di Apple in arrivo. Pare però che questa indicazione sia stata mal interpretata, alla fine la previsione riguarda solo la fotocamera principale. Le altre due, grandangolo e zoom, potrebbero cambiare.
Già con iPhone 13 (se questo sarà il nome della prossima serie di telefoni Apple) infatti ci sarebbero tre importanti novità per il grandangolo. Innanzitutto ‘apertura del diaframma scenderà a f/1.8. Ciò significa che, a parità di tempi di scatto, il sensore sarà in grado di catturare più del doppio della luce che attualmente cattura l’obiettivo ultra-grandangolare di iPhone 12, con apertura di diaframma pari a f/2.4. Si tratterà di un importante miglioramento in termini di qualità fotografica per le immagini scattate quando c’è poca luce, una condizione ambientale a cui Apple sembra stia investendo parecchie tecnologie già da diversi anni.
Secondo Kuo inoltre il numero di elementi che compongono questa lente saranno sei anziché cinque. Ci sono pro e contro nel numero di elementi in un obiettivo ma generalmente quando se ne aggiungono ad un’ottica esistente lo si fa per ridurre la distorsione, e ciò è particolarmente importante quando si ha a che fare con un obiettivo grandangolare.
Per finire questa lente dovrebbe beneficiare anche della messa a fuoco automatica. Attualmente l’ottica è a fuoco fisso ma ciò non deve sorprendere perché gli ultra-grandangolari si utilizzano principalmente per scattare foto a paesaggi, ovvero dove il soggetto è abbastanza lontano da risultare comunque a fuoco. L’aggiunta di un sistema di messa a fuoco automatica semplicemente amplierà le possibilità di utilizzo dell’obiettivo, che potrà così essere utilizzato anche per scattare fotografie a soggetti ravvicinati.
Per queste ragioni Kuo si aspetta che le vendite degli iPhone che saranno lanciati presumibilmente a settembre saranno migliori degli iPhone attuali, e non solo per questi miglioramenti relativi al modulo fotografico, che sappiamo essere una delle caratteristiche più apprezzate dai clienti Apple. Se la pandemia di coronavirus, come si spera, rallenterà sensibilmente la sua criticità nel corso dell’anno, di coseguenza anche chi costruisce le varie parti di iPhone dovrebbe incontrare meno difficoltà nella produzione. Inoltre con l’aumentare delle infrastrutture correlate alla connettività 5G – al momento la copertura del segnale 5G è piuttosto frammentaria anche negli USA – dovrebbe aumentare parallelamente la richiesta di iPhone 12 che, come sappiamo, è la prima (e attualmente l’unica) serie di iPhone a supportare questa tecnologia.
Anche con gli iPhone che saranno commercializzati nel 2022 (seguendo l’ideologia della nomenclatura attuale, sono quelli che potrebbero chiamarsi semplicemente iPhone 14) ci saranno novità dal punto di vista fotografico. Kuo ritiene infatti che Semco e Sunny Optical, che sono i “migliori” costruttori di lenti in Corea e in Cina, entreranno a far parte della catena di fornitori di componenti per iPhone già quest’anno. Apple, come sappiamo, tradizionalmente si rifornisce da più aziende aumentando così la concorrenza interna tra i vari fornitori e, di conseguenza, riducendo i costi dei componenti.
L’idea è che l’arrivo di queste due aziende comporterà la fornitura di componenti di qualità superiore, quindi con prestazioni migliori rispetto a quelle attuali. Nello specifico si ritiene che nel 2022 l’iPhone dovrebbe essere dotato di teleobiettivi periscopici prodotti da Semco. Abbiamo già parlato di questa possibilità: si trattano di lenti capaci di offrire un livello di zoom molto più elevato senza alcun movimento esterno, con rischi quasi zero riguardo le infiltrazioni di polvere, che alla lunga potrebbero danneggiare le parti meccaniche. Il distanziamento degli elementi che compongono l’obiettivo infatti avverrebbe all’interno sfruttando un sistema di specchi, tipico per concezione al periscopio dei sottomarini. Non sarebbe neanche una novità assoluta perché qualcosa di simile lo troviamo già in alcuni dei telefoni di Huawei (maggiori info qui).