Nel corso di una delle tante conferenze alle quali partecipa, Sal Khan, dell’organizzazione educativa Khan Academy, ha chiesto a Eric Schmidt, presidente del Consiglio di Amministrazione di Google, chi fosse il suo “eroe”. All’intervistatore Schmidt ha risposto senza esitare: “È facile. Steve Jobs. Se penso a ciò che è riuscito a ottenere in termini di impatto sulla società, credo che tutti dovremmo aspirare a diventare anche in minima parte ciò che è stato Steve”.
Nel corso dell’evento “Silicon Valley” al Commonwealth Club of California, Schmidt ha anche spiegato che, benché la competizione tra Google e Apple non sempre renda le cose facili, le due società si rispettano reciprocamente. Jobs, è stato, ha dichiarato Schmidt “Una persona eccezionale” e valeva sempre la pena passare del tempo con lui perché era uno di quelli che – parafrasando una frase del noto spot Think Different “Pensano di cambiare il mondo, e lo cambiano per davvero”.
Schmidt, non bisogna dimenticarlo, è stato nel consiglio di amministrazione di Apple dal 2006 al 2009 fino a quando la competizione tra Apple e Google si è fatta più serrata e – per evitare conflitti di interesse – ha preferito optare per le dimissioni. Dopo il grande successo di iPhone poco dopo seguito da Google con Android, le relazioni tra Cupertino e Moutain View sono andate via via peggiorando, soprattutto perché Jobs ha sempre considerato Android come un progetto troppo ispirato a iOS. Il culmine di questa guerra fredda tra Apple e Google è stato toccato con la “Guerra termonucleare globale” sancita da Jobs nei confronti di Google e Android, posizione poi abbandonata con la scomparsa del visionario della Mela e con la gestione più pacata e pragmantica di Tim Cook.