Nel corso del procedimento che vede contrapposte Apple ed Epic Games, le due aziende hanno chiamato a testimoniare i rispettivi periti per esporre il loro punto di vista alla giudice Yvonne Gonzalez Rogers che dovrà stabilire le sue decisioni.
Bloomberg riferisce che dalle domande fatte ai consulenti chiamati come testimoni, si evince che la giudice Gonzalez Rogers potrebbe mirare ad un compromesso per risolvere la disputa.
Si è parlato delle regole di Apple che impediscono agli sviluppatori di proporre acquisti in-app fuori dall’App Store e possibili alternative (es. acquisti sul web). Parlando con il consulente tecnico di Epic, il Dr. David Evans – economista specializzato in materia antitrust – il giudice ha chiesto se la rimozione di questa regola risolverebbe i problemi che Epic e altri sviluppatori hanno con le normative dell’App Store. Evans ha risposto che, benché non eliminerebbe il potere che Apple ha sul mercato, consentirebbe certamente di sminuirlo.
Apple da tempo impedisce alle app di proporre meccanismi di pagamento in-app alternativi all’App Store. L’app di Netflix, ad esempio, non offre meccanismi di acquisto in-app e non consente agli utenti di abbonarsi direttamente dall’app stesa ma fa capire in modo vago che è possibile farlo esternamente (“Avviato l’abbonamento puoi iniziare a guardare Netflix sull’app”).
Fortnite, il gioco oggetto di discussione nel procedimento in corso che vede contrapposte Apple ed Epic, offre la possibilità di effettuare acquisti di monete virtuali (v-bucks) sul web ma in base ai termini attuali previsti da Cupertino per l’App Store, ad Epic non è permesso di pubblicizzare questa possibilità nell’app.
Se a Fortnite e ad altre app sarà permesso di pubblicizzare metodi di pagamento alternativi all’App Store, esenti dalla commissione del 30% che Apple trattiene su ogni acquisto, verrebbero meno gli argomenti di Epic che nel processo ha cercato di rappresentare l’App Store come un “giardino recintato” che rende impossibile l’uso di App store alternativi e sistemi di pagamento esterni a quelli di Apple.
Apple sostiene la necessità di mantenere lo status quo, evidenziando la sicurezza per gli utenti e come l’azienda contribuisca a mantenere l’App Store un luogo sicuro e affidabile, tenendo conto di misure atte a prevenire rischi vari.
La diatriba di Epic Games contro Apple è iniziata con l‘introduzione in Fortnite di un sistema di pagamenti diretto vietato dalle regole di App Store, ma anche dal regolamento di Google Play Store: il gioco è stato espulso da entrambi i negozi digitali. Tutti gli sviluppi della vicenda sono disponibili da questa pagina.