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Epic perde di nuovo in tribunale contro Apple

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Da tempo Epic Games e Apple lottano perché la prima pretende che Apple consenta agli sviluppatori di effettuare gli acquisti in-app attraverso sistemi alternativi all’App Store, evitando in questo modo di pagare la commissione del 30% che si riserva Apple.

Cupertino ha più volte giustificato la sua scelta con la necessità di garantire la sicurezza del sistema. Il giudice intervenuto sul caso hain precedenza stabilito che il costo non serve tanto a garantire la sicurezza ma ra emunerare la proprietà intellettuali di Cupertino.

Epic ha violato linee guida di Apple che impediscono gli acquisti in-app con sistemi esterni all’App Store e nel 2021 è stata condannata a pagare il 30% (circa 3,5 milioni) delle entrate raccolte ad Apple.

Dopo la sentenza che aveva visto Apple sostanzialmente vincere su tutta la linea, Epic ha presentato appello affermando che nella documentazione di risposta all’impugnazione incidentale erano state riportate “risposte sbagliate” ed erano stati commessi “multipli errori legali” ma ancora una volta la corte di appello ha dato ragione a Apple, ribadendo la correttezza di quanto affermato nella sentenza originale.

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Bloomberg riferisce che la Corte d’Appello del Nono Circuito ha respinto le affermazioni di Epic secondo le quali le regole dell’App Store violano leggi federali antitrust. È dunque ancora una vittoria per Cupertino anche se la corte ha ribadito quanto già evidenziato dal giudice precedente e cioè che Apple ha in alcuni casi messo in atto pratiche anticoncorrenziali.

Ad Apple è stato ordinato di implementare modifiche all’App Store per consentire agli sviluppatori di usare metadati, link e altre azioni che rendano possibile all’utente sfruttare meccanismi di acquisto all’infuori dell’App Store, aprendo la strada all’implementazione di sistemi di pagamento alternativi per gli sviluppatori.

“C’è un vivace e importante dibattito sul ruolo svolto nella nostra economia e democrazia dalle piattaforme per le transazioni online con potere di mercato”, ha affermato la Corte. “Il nostro lavoro come Corte di Appello, ad ogni modo, non è risolvere tale dibattito e né potremmo tentare di farlo. In questa decisione, invece, abbiamo fedelmente tenuto conto della giurisprudenza vigente sui fatti”.

Tornando alla sentenza, un portavoce della Casa di Cupertino ha dichiarato al sito Macrumors: “La decisione odierna ribadisce la clamorosa vittoria nel caso, con nove su dieci rivendicazioni decise a favore di Apple. Per la seconda volta in due anni, un tribunale federale ha stabilito che Apple rispetta le leggi antitrust a livello statale e federale. L’App Store continua a favorire la concorrenza, promuovere l’innovazione e offrire opportunità, e siamo orgogliosi del profondo contributo che ha apportato agli utenti e agli sviluppatori in tutto il mondo. Siamo rispettosamente in disaccordo con una delle decisioni della corte sulle rivendicazioni ai sensi della legge, e stiamo prendendo in considerazione un’ulteriore richiesta di revisione”.

Tutti gli sviluppi della vicenda sono disponibili da questa pagina.

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