Continua la battaglia tra Apple ed Epic Games. La software house nota per vari videogiochi e per il motore grafico Unreal Engine, punta ancora una volta il dito contro Apple accusando ora quest’ultima di non rispettare una delle condizioni stabilite al termine della causa che ha visto contrapposte le due aziende sulla questione commissioni, con Epic contraria al pagamento del 30% che si riserva Apple.
L’attesa sentenza che ha visto contrapposte le due aziende, ha stabilito che Epic ha violato il contratto con Apple implementando un sistema di pagamento alternativo nella App Fortnite, ma ha anche stabilito che le app per iOS devono poter indirizzare gli utenti a opzioni di pagamento esterne oltre a quelle offerte dalla Mela.
Da gennaio di quest’anno, Apple consente agli sviluppatori di indicare un link nelle app con il quale gli utenti possono bypassare i meccanismi di pagamento in-app. Apple continua a chiedere una percentuale su questi acquisti, chiedendo una commissione che può essere del 12% o del 27% (inferiore al 15% o 30% richiesto con i tradizionali acquisti in-app).
Epic Games non gradisce la commissione che Apple continua a pretendere, e ha riferito in tribunale che la Casa di Cupertino non ha rispettato l’ordinanza, accusandola di oltraggio alla corte.
Secondo Epic, le commissioni rendono i link “inusabili commercialmente”, sovvertendo quanto previsto nel provvedimento:
«Apple vìola l’Ingiunzione in tre modi. Primo, per quanto riguarda i link esterni, ha imposto nuove commissioni e messo in atto una sfilza di nuove regole che operano congiuntamente in modo da rendere i link inutilizzabili commercialmente. La nuova commissione e relativa selva di limitazioni, mina le finalità dell’Ingiunzione, permettendo a Apple di continuare a ricavare percentuali eccessive, rendendo di fatto impossibile per uno sviluppatore informare gli utenti e dirottarli verso piattaforme alternative per fare acquisti».
«Secondo, Apple continua a proibire in modo categorico l’uso di “pulsanti” o altre “call to action (frasi o pulsanti che rimandano ad una azione, ndr). Nello specifico, Apple non consente in nessun modo l’uso di Link Esterni che ricordano “pulsanti”».
«Terzo, il paragrafo 3.1.3 delle Linee Guida proibisce ad alcune app, inclusi tutti i servizi multipiattaforma (es. app che operano su piattaforme multiple e consentono agli utenti di accedere agli stessi contenuti su queste piattaforme, incluso giochi quali Minecraft), di usare “metodi di pagamenti diversi da quelli in-app”. Questo linguaggio contrasta espressamente con quanto stabilito dal provvedimento inibitorio, proibendo qualsiasi indicazione verso metodi di acquisto alternativi».
Tutti gli sviluppi della vicenda Epc vs Apple sono disponibili da questa pagina.