In un’intervista aperta con CNN Business, Tim Sweeney, CEO di Epic Games , afferma che la sua azienda ha trascorso mesi a preparare la causa contro Apple, denominata internamente “Project Liberty”.
Epic ha lanciato un attacco a tutto campo contro Apple, dopo la rimozione di Fortnite dall’App Store, avvenuta ad agosto scorso, allorquando il team decise di introdurre un metodo di pagamento diretto per gli acquisti in-app, in aperto contrasto con le politich di Apple. Il fine, era quello di evitare di pagare ad Apple la commissione del 30% per tutti gli acquisti effettuati, perché ritenuta ingiusta e sproporzionata. Da allora, è guerra aperta tra i due colossi.
Sweeney afferma nella sua intervista che Epic “ha trascorso mesi” a sviluppare e preparare la sua causa contro Apple, che è stata lanciata e annunciata pubblicamente poche ore dopo la rimozione di Fortnite dall’App Store.
Internamente, Epic ha rinominato la causa “Project Liberty”, facendo chiaramente eco all’idea che la causa abbia lo scopo di aprire ulteriormente le piattaforme di Apple per gli sviluppatori più piccoli, fornendo loro “libertà”. Nonostante il focus della causa sia la politica di commissione del 30% dell’App Store, Sweeney dice che in realtà si tratta dell’idea che crede che le piattaforme aperte siano “la chiave per il libero mercato e il futuro dell’informatica”.
Gli sviluppatori si sono chiesti se la commissione del 30% sia un prezzo equo da pagare ad Apple, dato, ad esempio, che “Epic Games” ha realizzato 1,3 miliardi di dollari dagli acquisti in-game di Fortnite nel 2020.
Epic Games aveva una valutazione di 17,3 miliardi di dollari alla fine dello scorso anno e sul fronte finanziario, Sweeney afferma che la società ha “l’indipendenza finanziaria” per condurre la sua causa contro Apple e Google, in gran parte grazie al fatto che Epic Games non è un società quotata in borsa. Inoltre, non mancano gli alleati.
Alla pressione dei dettagli su quanto costava a Epic la sua causa contro Apple, Sweeney si è rifiutato di rispondere, lasciando intendere che sono comunque molte le risorse investite, anche in termini di tempo. È chiaro, tuttavia, che con milioni di utenti Apple che non sono più in grado di giocare a Fortnite sui propri dispositivi, la società sta probabilmente vivendo qualche difficoltà economica, considerando che gli utenti iOS hanno generato più di 1,2 miliardi di dollari di entrate per Epic da quando il gioco è stato lanciato sulla piattaforma.
Tuttavia, Sweeney afferma che queste battaglie sono meritevoli di essere avviate, per evitare che il futuro di piattaforme come l'”App Store” possa essere completamente dominato da proprietari come Apple.
Infine, Sweeney risponde ai commenti controversi fatti a novembre in cui ha affermato che la lotta per i diritti civili e la lotta di Epic per la “libertà” della piattaforma sono simili. I commenti hanno causato reazioni contrastanti e, in risposta, Sweeney afferma di credere che “sia perfettamente salutare” tracciare somiglianze tra “cause vitali nella storia del mondo” e la lotta sulle piattaforme di app. Si tratta per il CEO di una questione di principio:
Il punto è che se vuoi davvero fare la differenza, devi rovesciare il sistema. Penso che ci sia molto che possiamo imparare da tutte le lotte passate dell’umanità e penso che sia perfettamente salutare applicare le lotte per cause vitali nella storia del mondo alle lotte su questioni più piccole come le piattaforme software
Più di recente, “Epic Games” ha presentato una denuncia contro Apple nel Regno Unito, sostenendo che la rimozione di Fortnite da parte di Apple dall'”App Store” sia “illegale” e chiedendo il ripristino dell’app. La denuncia del Regno Unito segue le orme di quelle presentate da Epic negli Stati Uniti e in Australia: in tutti i paesi, Epic afferma di non chiedere danni ad Apple e di voler semplicemente “un accesso e una concorrenza equi a vantaggio di tutti i consumatori”. Entrambe le società si stanno preparando a confrontarsi in tribunale a luglio prossimo.