Lo sviluppatore di Fortnite, Epic Games, è tornato alla carica, pronto a un’altra battaglia legale: questa volta nel mirino olte ci sono sia Alphabet, la società proprietaria di Google che Samsung, il più grande produttore di smartphone Android al mondo. Ecco il nuovo motivo del contendere.
Epic Games ha annunciato l’intenzione di intentare una causa in un tribunale federale in California, sostenendo che una funzione di sicurezza di Samsung, chiamata “Auto Blocker”, in realtà sia stata progettata per scoraggiare gli utenti dallo scaricare app da fonti diverse dal Play Store o dal Galaxy Store di Samsung.
Secondo Epic, sia Samsung che Google starebbero violando le leggi antitrust statunitensi, limitando la scelta dei consumatori e impedendo una concorrenza che potrebbe portare a un abbassamento dei prezzi delle app. Epic, che ha il supporto del colosso cinese Tencent, ha accusato queste aziende di ridurre la concorrenza in modo sleale.
Al momento manca la risposta da parte di Google, mentre Samsung ha affermato che contesterà “vigorosamente” le accuse di Epic Games, definendole prive di fondamento. In un comunicato, Samsung ha dichiarato che le funzionalità integrate nei suoi dispositivi seguono i principi fondamentali di sicurezza, privacy e controllo dell’utente e ha ribadito che gli utenti possono disattivare la funzione Auto Blocker in qualsiasi momento.
Cos’è l’Auto Blocker di Samsung
La funzione Auto Blocker di Samsung è stata introdotta sui dispositivi Samsung alla fine del 2023, progettata per impedire agli utenti di scaricare applicazioni da fonti esterne al Google Play Store o al Samsung Galaxy Store, con l’obiettivo di limitare il rischio di installare software non sicuro o contenente malware.
All’inizio, Auto Blocker era un’opzione facoltativa, che poteva essere attivata dagli utenti; adesso, al contrario, è una impostazione predefinita, attiva di default, ma che può essere disattivata.
Non solo Samsung e Google, i precedenti di Epic
In passato, Epic si è già scontrata con Google e Apple, attaccando le rispettive società sulle loro politiche di marketing, che richiedono commissioni fino al 30% sui pagamenti effettuati tramite i rispettivi store. Questo, come ben noto, ha portato Fortnite ad essere escluso da App Store, anche se di recente il gioco è tornato disponibile su iPhone nell’Unione Europea e sui dispositivi Android di Google in tutto il mondo.
Questo fa comprendere come Epic non sia una società che si tira indietro rispetto alle battaglie legali e che anzi spesso mira ad andare fino in fondo. Chissà se anche la nuova battaglia legale contro Google e Samsung sarà destinata a durare negli anni.
Tutti gli sviluppi della vicenda Epc vs Apple sono disponibili da questa pagina.