L’App Store non mostra segni di rallentamento, anche se molti studi dimostrano come gli utenti siano propensi a limitare l’utilizzo quotidiano solo a poche applicazioni, di solito sempre uguali, come Facebook, Whatsapp, a poche altre ancora. Ciò nonostante gli sviluppatori continuano a rilasciare sullo store una quantità di applicativi sempre maggiore, tanto che secondo lo studio condotto da Sensor Tower, il negozio digitale Apple raddoppierà le sue dimensioni nei prossimi 4 anni, arrivando a toccare quota 5 milioni di app entro il 2020.
Tra le altre stime si prevede che il passo di crescita sia così veloce, che già entro il 2016 potrebbe chiudere con una mole di app superiore al 73% di quanto si stima. Lo stesso studio prende poi in esame la storia della crescita App Store, ricordando che entro la fine del 2015 la vetrina digitale raggiunse 1,75 milioni di app, mentre oggi ospita circa 2 milioni di applicativi sparsi per gli store di tutto il mondo.
Ad alimentare la crescita quasi incontrollata, spiega Sensor Tower, il reparto videoludico: sono i giochi a fare da padrona in App Store. Questo non dimostra, però, come i titoli su iOS siano i più apprezzati, ed anzi testimonia come gli sviluppatori hanno sempre bisogno di creare nuovi giochi per mantenere gli utenti impegnati, che sembrano scaricare il prodotto per poi abbandonarlo pochi giorni dopo.
Del resto, anche i titoli più blasonati hanno dimostrato di perdere mordente sul pubblico, anche se alcuni prodotti hanno davvero creato dipendenza, come l’attuale Pokemon GO.
I giochi hanno la meglio
Secondo il nuovo rapporto, sono 48.231 le nuove applicazioni rilasciate nel mese di maggio, con un 43 per cento, quasi 21.000, rientranti nella categoria giochi. Ben lontane le altre categoria, come Istruzione, con le sue 2.472 nuove app nel mese di maggio, mentre intrattenimento ha raggiunto nello stesso periodo 2.378 apps, Business solo 2.247 e Stile di vita 2.225.
Ciò detto, quel che deve preoccupare gli sviluppatori, come rivela un sondaggio di SurveyMonkey, come riferisce anche la redazione di techcrunch.com, è che il 40% delle app più utilizzate dagli utenti sono quelle già installate di default sul dispositivo. Il sondaggio si riferisce anche all’ecosistema Android, ma questo dimostra come, in fondo in fondo, siano davvero poche le app che gli utenti utilizzano quotidianamente, spesso già presenti sin dal primo giorno all’interno del dispositivo. Ed allora, gli sviluppatori non si trovano solo a competere con gli altri developer terzi, ma anche con i produttori di smartphone che pre installano determinate app sullo smartphone, indirizzando di l’utilizzo di tutti i giorni.
