E’ attualmente uno dei paesi emergenti nello sviluppo smartphone e tecnologie a questi collegate; dopo il forte interesse di Apple, anche WhatsApp potrebbe dare il suo contributo nel paese, permettendo di effettuare trasferimenti di denaro peer to peer attraverso semplici messaggi di chat. Con oltre 200 milioni di potenziali utenti, l’India rappresenta uno dei più grandi mercati emergenti, complice anche la spinta che il governo tenta di dare alle aziende del settore. Secondo il rapporto diffuso da The Ken, WhatsApp prevede di utilizzare UPI, un sistema di pagamento multi e cross bancario, sostenuto proprio dal governo, così da iniziare ad abilitare i pagamenti tra gli utenti entro i prossimi sei mesi.
In un precedente comunicato, WhatsApp aveva riferito alla redazione di TechCrunch l’importanza rivestita dall’India per il proprio sistema di messaggistica; per questo la società è al lavoro per contribuire alla digitalizzazione del paese. A quanto pare, il progetto passerà anche dai pagamenti P2P. Ulteriore indizio di ciò è la visita in India nel mese di febbraio da parte di Brian Acton, cofondatore di WhatsApp, che incontrato anche il ministro delle telecomunicazioni del paese, per capire come meglio sviluppare una possibile rete di servizi di pagamento.
WhatsApp, comunque, non sarebbe il primo “operatore” del settore ad offrire tale soluzione; già TrueCaller, infatti, che conta l’India come suo principale mercato, ha introdotto i pagamenti user-to-user la scorsa settimana, attraverso accordi con la ICICI Bank, che utilizza anche UPI come sistema di base.
Al di fuori dell’India, altra società impegnata in tale soluzione è Facebook, che ha aggiunto i pagamenti P2P tramite Messenger già da qualche tempo in USA, anche se la stessa funzione all’interno di WhatsApp potrebbe essere di gran lunga più favorevole al colosso, considerando che tale ultima piattaforma è molto più utilizzata in India, rispetto a Messenger.