Nel pieno della filosofia morettiana del “mi si nota di più se ne parlo male o se ne parlo bene” c’è anche l’analista nostrano che gufa. Ma in realtà il nuovo Nokia 3310 gioca una sua partita totalmente sul piano dell’emozione e non certo su quella dell’utilità. Ed è un paradosso per un telefono che costa meno di 50 euro e che si presenta come il telefono per la disintossicazione dalla rutilante frenesia del mondo digitale.
Cos’è veramente il nuovo Nokia 3310 e com’è rispetto al suo precedessore, l’oramai storico Nokia 3310 (nessun errore da parte del vostro cronista: entrambi i telefoni hanno esattamente lo stesso nome). Hanno ragione i gufi razionali, come l’analista del Politecnico di Milano, oppure hanno ragione gli emozionali che in rete si sono incendiati “di pancia” alla notizia dell’uscita del vecchio apparecchio?
La notte dei tempi
Sono anni che la maggior parte delle persone non ha più esperienza con i vecchi telefoni pre-smart e pre-Umts. Il Nokia 3310 originale non aveva neanche un sistema operativo paragonabile ai rudimentali Symbian di prima generazione. Invece, nella geografia un po’ complessa degli apparecchi e sistemi finlandesi (Nokia sparava nuovi prodotti a mitraglia ogni anno), il buon vecchio 3310 si poneva un gradino sopra il Nokia 8110 (quello a forma di banana con lo slider usato da Neo in Matrix, per intendersi) che non aveva neanche un rudimento di interfaccia ma solo menu a cascata. Il Nokia 3310 era invece ben sofisticato pur non avendo alcuna connessione a Internet (per quello si sarebbe dovuto aspettare il gemello-diverso, identico nella forma ma Gprs, cioè il Nokia 3330) ma altre funzionalità gustose.
Erano gli anni del T9 (sistema multitasto e predittivo per scrivere), di Snake II (l’originale), della semplicità e robustezza (17 giorni di batteria e la capacità sopravvivere a qualsiasi caduta). Il Nokia 3310 è diventato una icona, il personaggio di un francobollo, un simbolo ufficiale dell’alfabeto finlandese e molte altre cose semplicemente perché, pur essendo dual band e senza abbondante memoria interna, schermo in bianco e nero e suonerie non polifoniche, permetteva in realtà di fare tantissimo. Telefonare, ricevere e mandare sms, in un’epoca in cui il telefono stava in tasca molto o all’orecchio pochissimo.
Un salto in avanti nella storia
La principale differenza del nuovo Nokia 3310 è che non è poi così tanto “feature phone”. Costa molto meno del suo predecessore però è più complesso: schermo a colori, fotocamera a bassa risoluzione, rudimentale browser, dual band, Edge (se il vostro operatore lo supporta ancora: in Italia Tim si e Vodafone no). Se fate un viaggio negli Usa o in Giappone non funzionerebbe, per dire. È anche un telefono che non ha WhatsApp, e questa forse è la colpa che lo ucciderà nella culla a meno che Mark Zuckerberg non si innamori e decida con questo apparecchio di provare quella strategia dei telefoni Facebook-centrici a bassissimo costo.
[Qui sotto una foto a 360° dello stand Nokia tratta dalla nostra galleria speciale 360 MWC17]
[vrview img=”https://www.macitynet.it/wp-content/uploads/2017/03/Nokia3310360macitynet.jpg” width=”620″ height=”340″ ]
Ma ha senso un Nokia 3310 nuovo? La risposta può darla il mercato ma possiamo darla anche noi con qualche settimana di uso. Disintossicarsi da Telegram, Facebook, WhatsApp, Twitter (che si potrebbe comunque seguire su Opera Browser) e tutto il resto. La memoria è molto poca, la capacità di fare cose altrettanto limitata ma c’è una batteria poderosa da un mese, un sacco di tempo per parlare e la certezza che sia il figlio di cotanta genìa: un Nokia 3310 come non se ne vedevano da quindici anni. Chi scrive qui con la pancia spera che vada avanti!