Fiat Chrysler Automobiles (FCA) avrebbe intenzione di siglare un accordo con Tesla per evitare il pagamento di sanzioni per la violazione delle nuove norme sulle emissioni.
A parlare dell’accordo è il Financial Times, secondo il quale il gruppo Fca avrebbe deciso di versare a Tesla centinaia di milioni di euro (la cifra precisa non è indicata) in modo da conteggiare i veicoli del costruttore americano nella propria flotta e non essere così multata.
È la prima volta che in Europa si fa ricorso al cosiddetto open pool, consentito dalla normativa Ue: in pratica le aziende che non riescono ad adempiere alle direttive green possono acquistare quote da altre aziende più virtuose che hanno quote in eccesso. In questo modo si tende ad avere un bilancio globale equilibrato e il premio finanziario per un comportamento green non viene dalla comunità ma direttamente dalla concorrenza.
Conteggiando anche i veicoli di Tesla, FCA potrà abbassare i livelli di CO2 che, secondo UBS, nel 2018 si sono attestati a 123 grammi al chilometro a fronte di una media di 120,5 grammi, una cifra che stando gli analisti svizzeri rischia di non far rispettare il target imposto. Dal 2020 le nuove regole prevedono un limite di emissioni pari a 95 grammi per chilometro.
Secondo gli analisti di Jefferies a causa delle emissioni entro il 2021 Fiat potrebbe rischiare iuna multa di oltre 2 miliardi di euro. L’avvicinamento tra FCA e Tesla potrebbe essere utile al gruppo automobilistico per allontanare, almeno per il momento, la scure delle autorità.
L’azienda guidata dal CEO Michael Manley ha spiegato di essere “impegnata a ridurre le emissioni di tutti i prodotti” e che la soluzione trovata con Tesla “fornisce flessibilità per offrire ai consumatori i prodotti che sono disposti a comprare e allo stesso tempo gestire la compliance abbassando al massimo i costi”.
A quanto pare FCA non è la sola ad avere pensato a questa soluzione.
Il Financial Times riferisce – citando un documento della Commissione Ue – che anche le giapponesi Mazda e Toyota (che della prima ha il 5% del capitale) formeranno un pool.
Lo scorso anno Fca negli USA aveva pagato 77 milioni di dollari di multa per non avere rispettato i requisiti di efficienza energetica con i modelli 2016 delle sue auto. Per abbassare i livelli, di COS2, In precedenza il gruppo automobilistico italo-statunitense aveva comprato da Tesla, Toyota e Honda Motor dei crediti sulle emissioni.