La sezione parigina del partito comunista francese sta invitando le persone a manifestare contro Apple sabato 22 ottobre davanti l’Apple store dietro l’Opéra national. Ne parla Macg spiegando che l’obiettivo della protesta sono i – presunti – vantaggi fiscali illegali in Irlanda e l’aliquota dello 0,005% che secondo l’UE l’azienda avrrebbe pagato nel 2014 anziché la normale aliquota irlandese del 12,5%.
Il caso è lungi dall’essere concluso e Apple, come noto, contesta le affermazioni della Commissione (l’Irlanda ha annunciato ricorso). In un comunicato di Cupertino, di agosto di quest’anno si leggeva: “La Commissione vuole riscrivere la storia di Apple in Europa, ignorando le leggi fiscali irlandesi” spiegando che la decisione avrà un profondo e negativo impatto sugli investimenti e l’occupazione in Europa». Diversi ministri dell’UE si sono schierati a fianco della commissaria alla Concorrenza Margrethe Vestager (“Gli stati membri non possono aiutare alcune imprese a spese della libera concorrenza”).
Il popolo irlandese sembra invece (almeno in parte) stare dalla parte di Apple e del governo. In un recente sondaggo dell’Irish Times, il 47% dice che è d’accordo con la decisione del governo di appellarsi alla scelta della Commissione europea; il 39% dei votanti non è d’accordo e il 13% non ha espresso opinioni.