In un momento in cui tutto aumenta, il calo di prezzo (per di più sostanziale) del servizio internet via satellite Starlink di Elon Musk è decisamente una buona notizia. In particolare, per chi ha veramente bisogno di una connessione veloce in aree senza alcun tipo di servizio o con pochi servizi, è decisamente un’ottima notizia.
Starlink, il prezzo scende in Italia
Starlink ha annunciato che il suo canone mensile per il servizio Internet in Italia è stato ridotto da 70 a 50 euro al mese, senza spese di spedizione per il kit (che invece costa 410 euro una tantum). Starlink abilita videochiamate, gaming e streaming anche nelle zone rurali e più remote del nostro Paese (e non solo, ovviamente) grazie alla rete di satelliti della società di Elon Musk.
Attualmente sono 3.500: è la costellazione più densa della storia, e continuano ad aumentare con i lanci di questi piccoli satelliti ad orbita bassa fino ad arrivare all’obiettivo di 12mila satelliti operativi. Ma in realtà questa è solo una parte della storia, perché per funzionare nelle varie regioni Starlink installa anche delle basi a terra che ricevono i segnali dei satelliti e fanno da ponte con il resto della rete.
Dove fa comodo
L’abbassamento del prezzo del servizio, che sta crescendo molto rapidamente in tutto il mondo, avrà probabilmente l’effetto di aumentare la base di utenti, soprattutto in un paese come il nostro in cui in campagna, al mare, sulle isole e in molte zone rurali e di montagna non c’è né rete fissa né via satellite. Invece, i clienti di Starlink in tutto il paese usufruiscono di velocità comprese tra 130-250 Mb/s e dati illimitati.
Come provare il servizio
Per un periodo limitato in Italia è possibile anche provare Starlink per 30 giorni con solo 1 euro di anticipo. Il saldo residuo di 409 euro verrà automaticamente addebitato 30 giorni dopo il ricevimento del kit, a meno che non si annulli il servizio e si inizi la restituzione del kit per la connessione, che non sia danneggiato e questo avvenga prima dello scadere dei 30 giorni. Il kit Starlink (antenna motorizzata e modem) arriva con tutto il necessario per il collegamento online. L’installazione non è prevista ma è comunque relativamente facile.
Anche su camper e barche
Tra le novità degli ultimi diciotto mesi c’è anche quella che dà agli utenti anche la possibilità di portare Starlink in altre località con l’opzione aggiuntiva di Portabilità, disponibile al costo aggiuntivo di 15 euro al mese. La Portabilità di Starlink è pensata per i clienti che viaggiano in luoghi dove la connettività è inaffidabile o completamente non disponibile. Ad esempio, installandola su un camper o su una roulotte, o su una barca.
E’ il business, baby
L’internet satellitare di Elon Musk è nato grazie a una sinergia tra SpaceX, la sua azienda di lanciatori che atterrano e possono essere riutilizzati, e la filiale Starlink, che è una logica espansione del business dei razzi. L’economia di scala e l’approccio imprenditoriale hanno sinora funzionato ottimamente, consentendo al patron di Tesla di rendere disponibile il servizio Starlink in Italia e nel resto del mondo, ora persino riducendo per la prima volta il prezzo.
L’obiettivo di Musk è avere un prezzo competitivo e una copertura capace di offrire velocità pari alla fibra ottica in tutto il mondo grazie a una rete di almeno 12 mila satelliti StarLink. Per arrivarci però c’è ancora molta strada da fare: al momento siamo ben lontani dall’obiettivo. All’inizio del 2022 le velocità erano comprese fra i 50 e 150 Mb/s con una latenza tra i 20 e i 40 ms. Man mano che l’azienda lancia nuovi satelliti non solo aumenta la densità nel cielo ma vengono anche selezionate nuove generazioni di satelliti che hanno una capacità di trasmissione maggiore.
Il piano per il futuro
Questo fa parte del piano di Elon Musk, che sta sempre alzando l’asticella e punta a raddoppiare la connettività all’inizio del 2023, quando una nuova generazione di satelliti dovrebbe essere collegata in rete garantendo un bel boost di prestazioni. Già oggi siamo saliti fino a 130-250 Mb/s, ma a regime si dovrebbe arrivare a raggiungere velocità superiori alla fibra di un ordine di grandezza, con velocità garantite da 10 Gb/s.
Per arrivare a questo risultato è necessario però che sia possibile creare i cosiddetti “crosslinking” tra satelliti grazie a raggi laser che riescano a ridurre le distanze terrestre spostando la connessione da un satellite all’altro. In questo modo ciascun satellite sarebbe un relay di un altro apparecchio e permetterebbe di raggiungere più rapidamente i nodi densi di connessione della rete, permettendo velocità molto maggiori.
Magari non saranno sempre 10 Gb/s ma almeno si raggiungeranno entro pochi anni (due o tre al massimo) velocità di dieci volte superiori a quelle della fibra di oggi. E di quanto sia importante questa attività e la possibilità di portare la connessione “a pioggia” in tutto il pianeta se ne rendono sempre più conto i governi di tutto il mondo. Dalla Russia e Ucraina sino alla Cina, che ha detto più volte di non considerare legale il servizio sul suo territorio.
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