Apple ha ripreso in pieno a fare pubblicità su Twitter. Lo ha riferito il nuovo CEO del social in un incontro sugli spazi Twitter (conversazioni audio in diretta), confermando anche che Apple è effettivamente il più importante inserzionista di Twitter.
Pochi giorni addietro, Musk si era lamentato con Apple per avere interrotto la pubblicità su Twitter, sostenendo che la Mela avrebbe voluto rimuovere Twitter dal suo store e scrivendo frasi del tipo: “Odiano la libertà di parola in America?”, taggando anche il CEO di Apple: “Cosa sta succedendo qui, Tim Cook?”.
Successivamente ha riferito di essersi reso conto che il presunto dissidio non è mai esistito, scrivendo in un tweet di avere incontrato il CEO di Apple, Tim Cook, presso il campus della Mela a Cupertino, riferendo di una “Buona conversazione” e che “Tra le altre cose, abbiamo risolto il malinteso sulla potenziale rimozione di Twitter dall’App Store. Tim ha chiarito che Apple non ha mai considerato di farlo”.
Su Twitter non mancano sparate quotidiane di Musk su qualsiasi argomento, ma la presunta guerra contro Apple sembra per ora accantonata, e soprattutto lo spauracchio di problemi finanziari per il social legati alla mancata diffusione sull’App Store (con conseguente impossibilità di raggiungere nuovi utenti).
Nuovi grattacapi per Musk arrivano dall’India dove Alt News (progetto editoriale che si occupa di fact-checking) ha evidenziato come le policy che prevedono un minore controllo dei contenuti sembra favorire la crescita dell’incitamento all’odio e dell’estremismo contro alcune minoranze. Altri problemi per Musk arrivano anche dall’Unione Europea: il commissario europeo per il Mercato interno, Thierry Breton, ha ribadito la necessità di verifiche sulla conformità della piattaforma nei confronti delle normative previste nel Vecchio continente, spiegando che Twitter dovrebbe “implementare politiche trasparenti, rafforzare in modo significativo la moderazione dei contenuti, proteggere la libertà di parola, affrontare la disinformazione con determinazione e limitare la pubblicità mirata”, non esattamente la direzione sulla quale sembra volere puntare Musk.
Tutte le notizie relative a Twitter si possono leggere a partire da questo indirizzo.