Non si ferma l’ondata di licenziamenti in Twitter e il nuovo CEO, Elon Musk, continua a mandare a casa dipendenti.
Il sito statunitense The Verge riferisce di una “quarta ondata” di licenziamenti dal 21 novembre dello scorso anno, quando sono iniziate le “epurazioni”.
I dipendenti interessati hanno ricevuto la mail di benservito sabato 25 febbraio, e sembra che i licenziamenti interessano diversi dipartimenti, inclusi quelli che si occupano di pubblicità e ingegneria delle Infrastrutture.
Per Twitter ora lavorano meno di 2000 dipendenti; erano circa 7500 quando Musk è subentrato come CEO.
Pochi giorni addietro i tweet di Musk sono comparsi regolarmente in cima tra gli utenti di Twitter, anche tra i tweet di quelli che non seguono l’imprenditore. Casey Newton e Zoe Schiffer – due giornalisti statunitensi – hanno scoperto che la presenza costante dei tweet di Musk in cima è la conseguenza di un cambiamento intenzionale dell’algoritmo da parte degli ingegneri di Twitter, minacciati di essere licenziati se non trovavano un modo per aumentare la quantità di interazioni degli utenti con i tweet di Musk.
Tra le ultime “follie” di Musk, l’autenticazione a due fattori solo attivando un servizio a pagamento.
Comportamenti anomali di Musk a parte, è chiaro che, decidendo di guidare Twitter, l’imprenditore si è trovato a dover affrontare una serie di problemi molto più grandi e complessi di quanto pensasse, con conseguenze non solo sul suo patrimonio ma anche sulla sua credibilità, senza apparenti prospettive di uscita.
Tutti gli articoli di macitynet che parlano di Elon Musk e del social Twitter sono disponibili ai rispettivi collegamenti