L’uomo più ricco del mondo attualmente non possiede i contanti necessari, ma senza dubbio troverà un modo per pagare il 100% di Twitter: ma la domanda principale che molti si stanno chiedendo è cosa farà Elon Musk e come cambierà il social sotto il suo controllo.
Tutto questo naturalmente se e quando il consiglio di amministrazione di Twitter approverà la generosa offerta di Elon Musk per l’acquisto del 100% della società per un controvalore di 43 miliardi di dollari. Dirigenti e amministratori hanno dichiarato che stanno prendendo in seria considerazione l’offerta di Musk e che decideranno nel migliore interesse di azionisti e investitori.
Tutto si può dire di Musk tranne che sia timido e di poche parole: dai suoi numerosi interventi e post su Twitter emerge che Musk vorrebbe il social Open Source e possibilmente con poca o addirittura nessuna moderazione. Idee che rimandano alla precedente era di Internet libero da tutti e per tutti, ma in contrasto con le valanghe di disinformazione, odio e insulti che hanno richiesto più volte l’intervento delle autorità e l’introduzione di filtri, controlli e limitazioni.La posizione di Musk è piuttosto chiara: da sempre attivissimo utente con post, risposte e larghissimo seguito di lettori, l’imprenditore non ha mai perso occasione per criticare e commentare le scelte di gestione e le policy del social. Per questa ragione non deve sorprendere che Musk abbia rifiutato un posto nel consiglio di amministrazione attuale: è molto probabile che i suoi piani richiedano cambiamenti così profondi che difficilmente il management approvi, a meno che sia Musk l’unico proprietario di tutto.
L’idea è semplice e allo stesso tempo radicale «Twitter è diventata una specie di piazza cittadina di fatto», per questa ragione Musk ritiene che le persone dovrebbero essere in grado di «Parlare liberamente entro i limiti della legge». Bello e facile da pensare, meno da mettere in pratica tra i leoni da tastiera. Il boss di Tesla, SpaceX e altre società di grande successo ribadisce il suo punto di vista rispondendo a domande dirette sui suoi piani per Twitter.
«Qualsiasi modifica ai tweet delle persone – se sono enfatizzati o sminuiti – quell’azione dovrebbe essere resa evidente» dichiara Musk. «Quindi chiunque può vedere che quell’azione è stata intrapresa, quindi non c’è alcun tipo di manipolazione dietro le quinte, né algoritmica né manuale». Minimo controllo, massima trasparenza. E poi la richiesta di ogni vero buon nerd, quale Musk è: gli algoritmi, il codice sorgente e il software della piattaforma dovrebbero essere tutti pubblicati su GitHub così che utenti, smanettoni e tutti i buoni nerd del mondo possano esaminarli personalmente.
In altri post e dichiarazioni Musk ribadisce che la moderazione dei contenuti dovrebbe essere ridotta al minimo, anche rischiando di sbagliare, ma sempre «Lasciare che il discorso esista». Infine anche il geniale e onnipotente Musk ammette i suoi limiti umani «Non sto dicendo che ho tutte le risposte qui».
Ma più che lasciar pensare a una possibile apertura al dialogo, con gli utenti o il management attuale, Musk sembra suggerire che senza dubbio prima o poi arriverà con un’altra delle sue trovate geniali. Nel frattempo però diversi dipendenti Twitter intervistati dal New York Times hanno dichiarato di essere preoccupati e costernati per la potenziale acquisizione di Musk.
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