L’amministratore delegato di Tesla, Elon Musk, accusa i governanti di piegarsi “All’incessante ed enorme” pressione esercitata dalle lobby legate alle industrie degli idrocarburi, avvertendo della necessità di una “Rivolta globale” per accelerare la transizione verso fonti energetiche e sistemi di trasporto più sostenibili.
Parlando nel corso del World Energy Innovation Forum dalla Tesla Factory in California, Musk ha affermato che gli autoveicoli e le fonti di energia tradizionali continueranno ad offrire un margine competitivo rispetto alle soluzioni alternative più “verdi” per via delle ingenti quantità di incentivi che ricevono.
La soluzione al dilemma delle fonti alternative, dice Musk, è introdurre una tassa sulle emissioni stabilendo un’aliquota sulle emissioni di gas serra o il biossido di carbonio rilasciato. “La questione fondamentale con i combustibili fossili” dice Musk “sono le sovvenzioni”. “Per ogni auto a benzina su strada c’è un incentivo e il modo corretto per affrontare il problema è una tassa sulle emissioni di carbonio”.
In Italia da alcuni giorni si parla della cosiddetta “Carta di Arese”, agevolazioni fiscali all’acquisto, razionalizzazione della rete di ricarica e riduzione delle tariffe di “rifornimento”, provvedimenti che il Governo starebbe pensando di introdurre per favorire la diffusione dei veicoli elettrici. Tutto nascerebbe dalla possibilità di accedere ai finanziamenti dell’Unione europea destinati ai paesi che presentano prima della fine del 2016 progetti articolati a sostegno della mobilità a zero emissioni.
Tornando a Musk, ha dichiarato che “il futuro del mondo è piuttosto preoccupante” aggiungendo “dobbiamo sollecitare le persone ed educarle a una sorta di svolta contro tutto questo, combattere l’enorme e inarrestabile propaganda delle industrie dei combustibili fossili”.