La società di produzione di Blade Runner 2049 ha citato in giudizio Tesla per avere usato senza autorizzazione immagini generate dall’AI, tratte dal film di Denis Villeneuve del 2017, per creare materiale promozionale.
La Alcon Entertainment ha presentato la causa lunedì 21 ottobre in una corte federale della California, accusando Elon Musk e la sua casa automobilistica di appropriazione indebita del brand del film per promuovere i suoi robotaxi Cybercab.
La scena contestata è quella dove nel film si vede Agente K (interpretato da Ryan Goslyng) andare verso un orizzonte desolato, la città di Las Vegas distrutta da una bomba sporca, riprodotta, appunto, dall’Ai nella presentazione del Robotaxi. Nella versione Tesla si vede un personaggio molto simile, in uno scenario che appare quasi lo stesso.
Stando a quanto riportato nei documenti legali Warner Bros. Discovery avrebbe chiesto l’autorizzazione ad Andrew Kosove e Broderick Johnson, co-CEO di Alcon, per utilizzare immagini e clip di Blade Runner 2049 nella presentazione di Tesla. Kosove e Johnson avrebbero negato il permesso.
L’azienda di Musk aveva aggirato il diniego, usando una immaginane generata dall’Ai, cosa che non è stata gradita da Alcon. Il prodotture, in particolare, non vuole associare Blade Runner 2049 a Musk per via delle “opinioni politiche e sociali estremiste” di quest’ultimo ma anche per impegni di collaborazione in termini di merchandising legati alla nuova serie TV Blade Runner 2099 con altre case automobilistiche, evitando di creare confusione associando Blade Runner 2049 a Tesla.
Nella denuncia per violazione del copyright e “falso avallo”, è citata anche Warner Bros. Discovery per avere presumibilmente facilitato la partnership.
Il produttore chiede risarcimenti per danni per un importo non specificato oltre a un’ingiunzione per impedire a Tesla di distribuire ulteriore materiale promozionale contestato.
L’azienda di Musk non è nuova a riferimenti a Blade Runner. Anche alla presentazione di Cybert Truck c’erano stati ammiccamenti estetici al film, sia nella sua versione originale che nel remake con l’auto apparsa in uno scenario con una pioggia fitta su un panorama urbanico post apocalittico.
Allora Musk aveva anche detto che il Cyber Truck è “il veicolo che sarebbe stato guidato da Bladerunner”, citando per altro un personaggio inesistente nel film.
Nei giorni scorsi, Musk era stato accusato di ispirarsi ad un altro film quando aveva presentato (sempre nello stesso evento del Robotaxi) le novità di Optimus, il robot umanoide. L’aveva fatto il regista Alex Proyas, noto per il film Io Robot del 2004 secondo il quale Optimus ricorda troppo i protagonisti della sua pellicola. “Scusa Elon – aveva scritto Proyas in un messaggio su X – potresti ridarmi indietro il mio design”? L’evento, per altro, era intitolato “We Robot”, il film I Robot.
Vicende di tribunali a parte, quanto accaduto mette ancora una volta in risalto la sottile linea di legalità tra l’uso dell’intelligenza artificiale e i diritti di proprietà intellettuale sulle immagini generate con questa tecnologia.
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