Il New York Times riferisce che Apple è una delle aziende del mondo IT che ha partecipato lo scorso mese a un incontro con funzionari dell’intelligence USA. L’incontro è avvenuto nel quartier generale di Facebook a Menlo Park (California) con l’obiettivo di parlare delle elezioni di Midterm di novembre.
All’incontro avvenuto il 23 maggio hanno partecipato rappresentanti di Amazon, Apple, Facebook, Google, Microsoft, Oath, Snap e Twitter ed erano presenti anche Christopher Krebs – sottosegretario del Dipartimento della Sicurezza Interna degli Stati Uniti d’America – e anche un rappresentante della nuova “foreign influence” task force dell’FBI (unità operativa che si occupa di pericoli legati alle influenze straniere).
L’incontro è stato promosso da Facebook con l’obiettivo di garantire che alle elezioni di midterm in autunno non sarà più consentito il livello di ingerenza visto nelle elezioni presidenziali statunitensi del 2016. A settembre dello scorso anno, lo ricordiamo, Facebook ha individuato centinaia di account, una rete di pagine e profili fasulli riconducili alla Russia allo scopo di fare propaganda e interferire indirettamente nelle elezioni.
Il meeting si sarebbe svolto in un’atmosfera tesa con le aziende del mondo IT che avrebbero più volte insistito per ottenere informazioni dai funzionari federali senza però riuscire a ottenere niente di concreto. In particolare le aziende IT volevano sapere se l’FBI o il Dipartimento della Sicurezza Interna potevano offrire in anticipo dettagli su potenziali minacce.
La Casa di Cupertino da parte sua ha recentemente presentato una speciale sezione della sua app Apple News in cui raccoglierà storie dedicate alle elezioni di Midterm di novembre. La sezione in questione sarà gestita da giornalisti e non da algoritmi, una precisa scelta per combattere le cosiddette fake news. Apple News ospiterà articoli scritti da giornalisti del Washington Post, di Axios e di Politico e notizie selezionate da un team di redattori tra fonti verificate come Fox News e Vox. La strategia di Apple è diversa da quella di Facebook: anziché consentire a qualunque media la possibilità di pubblicare qualsiasi cosa (anche non verificata) Apple preferisce avere il controllo sulle news attraverso un team di giornalisti.
Facebook è stato più volte attaccato perché fa poco o nulla per fermare le fake news. Il CEO Mark Zuckerberg aveva inizialmente che il suo social network avesse avuto un qualche ruolo nella diffusione di notizie false e di messaggi al punto da condizionare un’intera elezione ma ha successivamente cambiato posizione promettendo più trasparenza e nuove misure per ridurre la circolazione di notizie false, impedendo per esempio la diffusione di fake news a pagamento. Non è al momento chiaro se e quanto siano effettivamente validi gli strumenti che Facebook avrebbe predisposto per contenere il fenomeno. Anche nel nostro Pese si vedono quotidianamente sui social centinaia di meme e notizie false non facili da arginare.